Conto corrente: truffa bonifico in uscita con sim clonata. Come riconoscerla

Pubblicato il 26 Agosto 2019 alle 10:11 Autore: Daniele Sforza

La truffa della sim clonata colpisce ancora e svuota il conto corrente di una signora vicentina di 67 anni. Come funziona la truffa e il fatto di cronaca.

Conto corrente: truffa bonifico in uscita con sim clonata. Come riconoscerla

È una truffa elaborata, abbastanza giovane, dalle radici americane quella della Sim Swap Scam, ed è finalizzata a svuotare il conto corrente delle povere vittime. È quello che è successo ad una signora vicentina di 67 anni di recente, ma non è certo il primo episodio che ha per protagonista questa tipologia di truffa. Il raggiro è ben architettato e mira a svuotare i conti di decine di migliaia di euro. E purtroppo, da quando le banche hanno voluto rafforzare i loro sistemi di sicurezza nominando il cellulare come strumento tuttofare (al posto dei vecchi dispositivi token), è possibile che tali tipi di truffe, ovvero quelle che utilizzano il cellulare della vittima, possano prendere il largo.

Conto corrente svuotato con Sim clonata: cosa è successo

A inizio agosto, una signora vicentina di 67 anni si è resa conto che la propria utenza telefonica era cambiata: in pratica il suo telefono era passato da un gestore a un altro, senza però che la signora ne avesse fatto richiesta. Semplicemente un malfattore aveva utilizzato i suoi dati personali e un documento falso per far partire la truffa. Poi una comunicazione dalla sua banca, che l’avvertiva che il bonifico in uscita da 10.500 euro aveva avuto buon esito. Peccato che la signora non aveva mai richiesto di effettuare un bonifico. Da qui il salto in filiale, dove le hanno confermato il bonifico in uscita. Notizia che l’ha fatta subito dirigere verso la Questura a denunciare il fatto. Purtroppo si è trattato di un nuovo caso di Sim Swap Scam.

Sim Swap Scam: come funziona la truffa telefonica che svuota il conto corrente

La Sim Swap Scam è un’elaborata frode che colpisce prima di tutto il telefono della vittima, alla quale si sono rubati i dati personali utili a falsificare il documento, e poi il conto corrente della stessa. L’allarme fu già lanciato qualche mese dalla software house Soft Strategy che ne spiegò anche l’elaborato meccanismo. Il truffatore pone nel mirino i dati personali della vittima, che cattura facilmente soprattutto quando la vittima diffonde con noncuranza i suoi dati online. Quindi falsifica il documento e si rivolge all’operatore telefonico, chiedendo l’emissione di una nuova Sim. L’operatore acconsente alla richiesta, soprattutto perché il truffatore afferma di aver perso la vecchia Sim oppure denuncia il furto del proprio smartphone. Il malvivente ha quindi clonato la Sim, dopodiché chiama la propria banca richiedendo le credenziali di accesso al conto online. La banca, visto che riceve la chiamata dal numero autorizzato, fornisce i dati e poco dopo il conto corrente è svuotato

Come ci si può tutelare? Bisogna prestare molta attenzione ai propri dati personali e a ciò che è contenuto sul nostro dispositivo, soprattutto in merito ai dati sensibili. Di questi tempi, nonostante sia difficile, bisogna prestare molta attenzione ai propri dati sensibili e alla loro diffusione. Infine ricordiamo che in caso di download di app, è doveroso scaricarle dagli store ufficiali e autorizzati e lasciar perdere le app di altri store che potrebbero essere contraffatte e nascondere virus e malware.

Segui Termometro Politico su Google News

Scrivici a redazione@termometropolitico.it

L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
Tutti gli articoli di Daniele Sforza →