Reddito di cittadinanza, nuovo governo: sanzioni più dure per i furbi

Pubblicato il 30 Agosto 2019 alle 19:41 Autore: Giuseppe Spadaro

Reddito di cittadinanza: in caso di nascita del nuovo esecutivo M5S-Pd la misura di contrasto alla povertà potrebbe essere soggetta a modifiche. Le ipotesi.

Reddito di cittadinanza, nuovo governo: sanzioni più dure per i furbi

Reddito di cittadinanza – Sono ore di stallo (ore 19,00 di venerdì 30 agosto) nella trattativa tra Movimento e Partito Democratico per la nascita del nuovo esecutivo eventualmente guidato dal premier Conte. Tanto che al momento è impossibile dire se la trattativa porterà o meno ad un nuovo esecutivo.

Reddito di cittadinanza, modifiche in vista?

Nel caso in cui ciò dovesse accadere molti cittadini si chiedono quale sarà il destino di misure quali il reddito di cittadinanza. Presumibilmente i 5 Stelle faranno di tutto per preservare la misura di contrasto alla povertà da loro fortemente voluta e approvata dal Governo Conte (sostenuto da M5S e Lega). Ma c’è chi parla della possibilità di piccole modifiche.

Reddito di cittadinanza e le richieste del Pd di modificare la misura

In particolare secondo alcune voci il Pd potrebbe chiedere di rendere più stringenti i paletti per mantenere il sostegno. Infatti chi ha avuto accesso al reddito di cittadinanza deve seguire un percorso per l’inserimento nel mondo del lavoro.

Secondo le eventuali richieste del Pd le modifiche riguarderebbe l’inasprimento delle sanzioni per coloro che una volta convocati presso i Centri per l’Impiego non rispondano alla convocazione.

Stante le regole attuali chi non si presenta alla convocazione va incontro ad una serie di conseguenze negative. Ovvero:

  • Decurtazione di una mensilità di Reddito in caso di prima mancata presentazione;
  • Decurtazione di due mensilità di Reddito in caso di seconda mancata presentazione;
  • Decadenza dalla prestazione in caso di ulteriore mancata presentazione.

Mentre secondo le indiscrezioni l’inasprimento prevederebbe la decadenza dalla prestazione già al secondo appuntamento non rispettato. Ed alla prima assenza la decurtazione di due mensilità. Il tutto per combattere i furbetti, sempre in agguato.

Altre possibili novità

Altre possibili novità: per il Pd, sempre stando alle voci, sarebbero da ridurre da 10 a 5 gli anni di residenza in Italia per gli stranieri che intendano fare richiesta del reddito di cittadinanza.

Si tratta evidentemente soltanto di ipotesi. Prima di tutto bisognerà vedere quali sbocchi avrà la trattativa. E solo una volta nato il nuovo esecutivo potrà essere discussa la misura del RdC nel merito ed in base alle osservazioni dei componenti della nuova maggioranza di governo

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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