Sottosegretari governo Conte bis: chi sono i papabili di Pd-M5S e Leu

Pubblicato il 10 Settembre 2019 alle 10:41 Autore: Alessandro Faggiano

Sottosegretari governo Conte bis: chi sono i papabili di Pd-M5S e Leu? Vediamo i più probabili e le riconferme dei pentastellati.

Sottosegretari governo Conte bis: chi sono i papabili di Pd-M5S e Leu
Sottosegretari governo Conte bis: chi sono i papabili di Pd-M5S e Leu

Sottosegretario Governo Conte Bis: un altro tavolo di trattativa aperto per M5S e Pd mentre si avvicina il voto di fiducia a palazzo Madama. Ci sono in ballo un gran numero di posti – si stima tra i quaranta e i quarantacinque – e molti nomi passati per il totoministri saranno riproposti come sottosegretari. Vediamo quali sono quelli più caldi.

I sottosegretari del governo Conte bis in quota PD: tre nomi su tutti

Il Partito Democratico proverà a portare nella squadra di governo alcuni dei suoi esponenti più noti. Anna Ascani (già citata in varie occasione nel totoministri) potrebbe diventare sottosegretaria al MIUR, attualmente presieduto dal dottore di ricerca Lorenzo Fioramonti (M5S). Per il Viminale, si pensa a Emanuele Fiano. Anche l’ex presidente del Friuli-Venezia Giulia e attuale vicepresidente del partito, Debora Serracchiani, dovrebbe entrare nella squadra di governo. Questi sono i tre nomi più papabili e che dovremmo quasi certamente vedere in questo nuovo esecutivo. Nella batteria dei totosegretari in quota PD spiccano Lia Quartapelle e Andrea Romano alla Farnesina.

Sottosegretari del governo Conte bis: riconferme per Tofalo, Di Stefano e Castelli

Per quanto riguarda il partito di maggioranza relativa, il Movimento 5 Stelle sembra intenzionato a proporre Francesco D’Uva. Il capogruppo alla Camera dei pentastellati è stato in odore di ministero fino alla fine. Diventato ormai uno dei volti più noti del partito, D’Uva potrebbe ottenere il sottosegretariato all’Istruzione. Altro nome – forse ancora più sicuro – è quello di Nicola Morra. Quest’ultimo veniva indicato come ministro del Lavoro nel totoministri, ma alla fine ha prevalso la madrina del reddito di cittadinanza: Nunzia Catalfo. Morra potrebbe andare sia al MIUR che al Lavoro. I pentastellati dovrebbero riconfermare sia Manlio Di Stefano (agli Esteri) che Angelo Tofalo (alla Difesa). Probabile anche un bis per Laura Castelli al Mef. Si cercherà un posto anche per Stefano Buffagni, – altro protagonista per i pentastellati della trattativa tra Movimento e Partito Democratico -. Per lui, si pensa il dicastero degli Affari Regionali.

Tra i sottosegretari in quota LeU, c’è Rossella Muroni all’Ambiente

Per Liberi e Uguali, circola intensamente il nome di Rossella Muroni. Nel totoministri è stata indicata più volte come la rappresentante di Liberi e Uguali all’interno del Consiglio dei Ministri. Alla fine, però, l’ha spuntata Roberto Speranza, che ha ottenuto il dicastero della Salute. La Muroni, già segnalata per il ministero dell’Ambiente, potrebbe affiancare il riconfermato Sergio Costa (M5S).

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L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
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