Il canale della setta religiosa è uno spasso assoluto, se avete l’inclinazione

Pubblicato il 16 Settembre 2019 alle 19:34 Autore: Nicolò Zuliani
Il canale della setta religiosa è uno spasso assoluto, se avete l’inclinazione

Qualche giorno fa ho scoperto il canale di una setta che promette di vivere oltre i cento anni comprando integratori alimentari. All’inizio pensavo fosse un film italiano e mi sono fermato a guardarlo, perché pareva fatto bene. Poi ho capito che era tutto vero ed è stata un’esperienza straordinaria. Di rado ho assistito a intrattenimento televisivo così ben fatto.

Le sette mi affascinano pazzamente.

È una specie di interesse proibito. Ho letto migliaia di resoconti dei sopravvissuti a quelle più e meno famose, e ogni volta che qualcuno cerca di tirarmi dentro qualcosa di simile mi ci fiondo; è un po’ come fare un safari nelle debolezze e nei bisogni umani. Da un lato trovo incredibile esistano esseri umani capaci di plagiare la mente dei propri simili senza avere la vagina. Dall’altro ho sviluppato una sorta di occhio clinico, perciò mi diverto a dare punteggi.

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La tecnica per turlupinare poveri cristi è sempre quella, dai e dai. Crei un nemico nascosto e tremendo, lusinghi per creare senso d’appartenenza, metti la meta finale sublime raggiungibile solo alla cerchia ristretta, fai apparire l’illuminato leader che solo si oppone ai giganti, lo legittimi con finti ex scettici, prometti che solo con la spada de foco fornita dal leader potrai sconfiggere il nemico… solita roba. Anche l’estetica gioca un ruolo importante: ci sono i santoni salvatori nell’ambito sociale/salutista/religioso vestiti da idioti con la seguente pettinatura

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E ci sono i santoni venditori con voce fermissima, completi da lavoro privi di qualsiasi guizzo di personalità, Storia o umanità che promettono di guadagnare millemiglioni di miliardissimi. In entrambi i casi una volta dentro vieni lentamente rapinato, schiavizzato, stuprato e talvolta ucciso con il principio dell’aragosta: t’infilo in acqua tiepida e t’addormenti finché ti svegli morto bollito.

È anche grazie a questa mia strampalata passione che quando nacque il M5S fui tra i primi a chiamarlo col suo nome; non perché io sia chissà che pozzo d’intelligenza o m’intenda di politica, ma perché se bevi un white lady al giorno per due anni alla fine impari a sentire se le dosi sono giuste. Fossi uno studente di scienze della comunicazione, mi divertirei un sacco a farci una tesi di laurea.

Il fatto è che questa roba in Italia non dovrebbe prendere piede.

Sì, abbiamo avuto nobili eccezioni come Don Nasimiento-Wanna Marchi e il tubo Tucker, alcuni sono finiti nelle fauci di sette religiose, ma i numeri non sono granché; il nostro popolo nasce per truffare, non per essere truffato. Quanto ho visto su quel canale mi ha sconvolto non tanto perché sotto scorreva in piccolo la scritta del ministero della salute che smentiva ogni parola detta dalle persone, ma perché nel 2019 è possibile venga trasmessa.

V’immaginate nell’Italia del 1960 un canale dedicato a una setta?

Non sarebbero nemmeno riusciti a vedere il contratto. E all’improvviso ho pensato che negli anni il Vaticano ha difeso la nostra società da nemici che nemmeno vedevamo o immaginavamo. Oggi quella difesa sta cedendo, e filtrano questi mattoidi. Da ateo, mi sono trovato a giudicare il Vaticano con un occhio diverso. È come a dire che se non puoi eradicare il pensiero del sovrannaturale dalla società, allora puoi scegliere i promotori più controllati.

È una politica che in Italia si applica a molti, molti, molti altri campi; e funziona.

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L'autore: Nicolò Zuliani

Veneziano, vivo a Milano. Ho scritto su Men's Health, GQ.it, Cosmopolitan, The Vision. Mi piacciono le giacche di tweed.
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