Conto corrente: phishing in Campania, denunciato un pirata. La truffa

Pubblicato il 17 Settembre 2019 alle 09:02 Autore: Daniele Sforza

Conto corrente: phishing in Campania, è riuscito per tempo ad evitare di essere truffato un cittadino a cui sono stati sottratti i dati sensibili. La storia

Conto corrente: phishing in Campania, denunciato un pirata. La truffa

Il conto corrente rischia di finire vittima delle truffe online e di quei sistemi di phishing atti a rubare i nostri dati sensibili per poi finire nei nostri conti e svuotarli. L’ultimo caso è accaduto in Campania, ma la vittima ha scoperto appena in tempo il raggiro, denunciando immediatamente la cosa e bloccando tutto. Andiamo a scoprire cosa è successo, ricostruendo l’accaduto.

Conto corrente: phishing in Campania, l’episodio

Un uomo di 30 anni di origini romene è stato fermato dai carabinieri di Monteforte Irpinio, nell’avellinese, dopo la denuncia di una persona che si è accorto in tempo che il suo conto corrente sarebbe stato svuotato dopo essere caduto nel tranello di una e-mail di phishing. Il malvivente aveva già truffato altre persone sempre con lo stesso sistema di phishing, ovvero inviando e-mail che in tutto e per tutto assomigliavano alle comunicazioni inviate da gruppi ed enti istituzionali, riuscendo a sottrarre i dati personali e le informazioni sensibili delle vittime che hanno creduto alla veridicità della e-mail.

Anche il soggetto che ha infine denunciato la truffa è stato inizialmente “pescato” dal truffatore, ma si è accorto in tempo della cosa e ha fatto partire subito gli accertamenti. Dopo vari controlli incrociati, i carabinieri sono riusciti a risalire all’identità del malfattore, peraltro già nota alle forze dell’ordine, su cui ora pendono le accuse di tentata truffa, sostituzione di persona e falsificazione di documenti.

Phishing: come tutelarsi

Conto corrente: ricordiamo ancora una volta come tutelarsi dalle possibili truffe di phishing. I truffatori tentano infatti di far cadere nella trappola le proprie vittime tramite l’invio di un sms o di una e-mail che nascondono un link o un allegato su cui si invita a cliccare. Chi lo fa finisce spesso su una pagina clone – generalmente di un sito istituzionale – nella quale si chiedono alcuni dati (personali) per sbloccare un pagamento o risolvere un problema sovente con carattere di urgenza. Nessun ente, né istituto, né banca però chiederebbe dati personali in questo modo: chi non lo sa e cade nel tranello rischia di farsi svuotare il conto corrente. Per questo motivo è sempre bene non cliccare su alcun link né scaricare nessun allegato: al massimo, in caso di dubbi, è sempre meglio contattare la banca o l’ente di riferimento (dal quale sarebbe stata inviata la comunicazione sospetta) per chiedere conferme.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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