Acconto Irpef in busta paga 2019: come ridurre la cifra prima del 730

Pubblicato il 26 Settembre 2019 alle 08:42 Autore: Daniele Sforza

A novembre è il momento di pagare l’acconto Irpef per i dipendenti con busta paga, ma si può anche ridurre la cifra. Ecco come.

Acconto Irpef in busta paga 2019: come ridurre la cifra prima del 730

Acconto Irpef, suona come un fulmine a ciel sereno, ma di fatto peserà sulla busta paga di novembre. Anche se c’è una via di fuga: quella di non pagare, a patto che si facciano benissimo i conti. La comunicazione dovrà però arrivare entro lunedì 30 settembre, dovrà essere messa per iscritto e inoltrata al proprio sostituto d’imposta. L’obiettivo? Non versare il secondo acconto Irpef, oppure pagare di meno rispetto a quanto previsto nel modello 730.

Acconto Irpef in busta paga a novembre: come non pagare

Alla presentazione del 730, il calcolo degli acconti Irpef fuoriesce dai redditi dichiarati nell’anno precedente. Si tratta di un metodo di calcolo definito “storico” perché si basa semplicemente sui redditi che sono stati dichiarati l’anno precedente. Nel prospetto del modello, ad ogni modo, è indicato l’importo dell’acconto Irpef da versare. Quest’ultimo può essere ridotto se nell’anno in corso le entrate sono state inferiori rispetto a quanto dichiarato l’anno precedente, ma per fare ciò bisogna essere molto sicuri dei calcoli e dei conti che si dovranno fare in autonomia.

Non sarà infatti il datore di lavoro a calcolare se quest’anno l’acconto Irpef può essere eliminato o ridotto, ma al lavoratore stesso. Infatti, se l’acconto risultasse inferiore all’importo dovuto, parte il meccanismo sanzionatorio, che prevede il versamento del 30% della differenza tra l’importo indicato originariamente e quello che non è stato versato in sede di acconto. Naturalmente tale sanzione può essere ridotta se si agisce prima dell’arrivo della comunicazione dell’Agenzia delle Entrate, tramite l’istituto del ravvedimento operoso.

Comunicazione entro settembre e recupero somme

Qualora invece i conti siano totalmente in regola, allora bisognerà inoltrare una comunicazione per iscritto al proprio datore di lavoro nella quale si afferma di voler ridurre o non versare l’acconto Irpef di novembre, indicando invece la somma che si vorrà pagare. Se quest’ultima è superiore a quanto effettivamente dovuto, accade quello che sarebbe successo nelm caso in cui lavoratore non avesse fatto nulla: recuperare il non dovuto nel prossimo anno.  

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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