Pensioni ultima ora: riduzione Irpef meglio di Quota 100, parla Tria

Pubblicato il 30 Settembre 2019 alle 18:07 Autore: Giuseppe Spadaro

Pensioni ultima ora: l’ex ministro dell’economia Tria del governo gialloverde e la proposta della riduzione dell’Irpef rifiutata in virtù di Quota 100.

Pensioni ultima ora: riduzione Irpef meglio di Quota 100, parla Tria

Pensioni ultima ora: in questi giorni si parla molto della volontà del governo di scongiurare l’aumento dell’Iva. Sia il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che il ministro dell’economia Roberto Gualtieri sono infatti intervenuti a più riprese, in queste ore, per chiarire le intenzioni dell’esecutivo sulle misure che saranno adottate e per sottolineare che il Governo farà di tutto per evitare che l’Iva aumenti.

Pensioni ultima ora, Tria: proposi riduzione Irpef

Il tema dell’economia è stato al centro anche dell’intervista all’ex ministro Giovanni Tria ospite, con Roberto Cottarelli, della trasmissione tv Che tempo che fa condotta da Fabio Fazio. Tria ha svelato un piccolo retroscena. Ha infatti dichiarato in trasmissione di aver “proposto (nel periodo in cui è stato ministro dell’economia ndr) la riduzione dell’Irpef con un piccolo aggiustamento, la famosa rimodulazione dell’Iva”. Una proposta all’epoca rifiutata la proposta “perché si decise di fare quota 100”.

Pensioni ultima ora, Tria sulla Flat tax

Sempre durante l’intervista a Fazio Tria, oltre che di Quota 100, ha parlato di flat tax. “Se mettessimo la flat tax a tutti, i cittadini che guadagnano fino a 26mila euro di reddito pagherebbero molto di più, perché oggi pagano molto meno del 15%. Si è sempre discusso di come abbassare l’Irpef e le tasse su una fascia di redditi medio bassi, poi la vogliamo chiamare flat tax, lo vogliamo chiamare cuneo fiscale, la sostanza era quella”.

Il ruolo del ministro spiegato dall’ex ministro Tria

Pensioni ultima ora – Durante la conversazione, si è parlato anche di clima e degli investimenti in materia economica. “Per affrontare i problemi dell’ecologia servono massicci investimenti – ha detto Tria – Senza investimenti, in tecnologie, in infrastrutture, non si correggono i problemi del clima”. In studio, come detto, anche Carlo Cottarelli, che sul tema ha aggiunto: “C’è la questione molto grossa della tassazione dell’energia. Che in alcuni Paesi è ancora bassissima come negli Stati Uniti e in Giappone. La conseguenza è che si consuma molta più energia rispetto per esempio all’Europa”. Infine rispondendo alla domanda del conduttore che ha chiesto quali sono i margini di interdizione di un ministro rispetto alle decisioni assunte da altri. Tria ha risposto con una metafora: “Io (il ministro di turno in carica ndr) guido la macchina. Il mio dovere è fare in modo che non si vada a sbattere, di non finire la benzina”.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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