Legge 104: caregiver familiari, cosa prevede il Ddl 1461 al Senato

Pubblicato il 3 Febbraio 2019 alle 10:01 Autore: Daniele Sforza

Legge 104 e caregiver familiari: presentato lo scorso agosto il Ddl 1461 al Senato. Ecco cosa contiene e prevede nei suoi 11 articoli.

Legge 104 caregiver familiari
Legge 104: caregiver familiari, cosa prevede il Ddl 1461 al Senato

In merito alla Legge 104 e al ruolo di caregiver familiari, si attende da tempo una legge che ne tuteli completamente il lavoro. Al momento troviamo solo due commi della Legge di Bilancio 2017, che puntano alla definizione e al riconoscimento del ruolo di caregiver familiare e che ufficializzano l’istituzione del Fondo per il sostengo e del ruolo di cura e assistenza del caregiver, con tanto di dote finanziaria per gli anni successivi (25 milioni di euro, stando alla Legge di Bilancio 2019) fino al 2020. Lo scorso agosto è stato presentato in Senato il disegno di legge n. 1461 (primo firmatario: la pentastellata Simona Nunzia Nocerino), che ha di fatto raccolto i contenuti delle proposte che sono già state presentate in Senato, tramutandole però in un Ddl con 11 articoli. Molte le novità introdotte dal Ddl 1461: dalla prima definizione organica del caregiver alle tutele previdenziali (in particolare per ciò che riguarda le detrazioni fiscali), dalla definizione dei livelli essenziali di prestazioni per il caregiver in campo sociale alla conciliazione tra attività lavorativa e attività assistenziale del caregiver. Vediamo nello specifico di che si tratta.

Legge 104 e caregiver familiari: cosa dice il Ddl 1461

Dopo aver ribadito il riconoscimento e la tutela della figura del caregiver familiare, gli articoli 1 e 2 del citato Ddl forniscono anche una definizione di questo ruolo e più precisamente della sua attività. All’articolo 3 si precisa che la qualifica di caregiver familiare non può essere riconosciuta a più di una persona per lo stesso assistito e che i benefici della Legge 104 (art. 33) si applicano anche al caregiver familiare.

Per l’accesso ai benefici, l’articolo 4 elenca la documentazione da presentare all’Inps:

  • Atto di nomina del caregiver familiare, sottoscritto dall’assistito;
  • Estremi del verbale di riconoscimento dello stato di gravità dell’assistito;
  • Autocertificazione di residenza in un comune del territorio italiano; oppure autocertificazione di residenza per gli extracomunitari o permesso di soggiorno Ue per cittadini extracomunitari soggiornanti di lungo periodo;

Il caregiver familiare può essere revocato in qualunque momento dal suo assistito. Il ruolo e la funzione del caregiver, oltre che per la revoca, cessa anche in caso di decesso o cessazione degli effetti del verbale di riconoscimento dello stato di gravità.

Legge 104 e caregiver familiari: dalla tutela previdenziale alle detrazioni fiscali

Passando all’articolo 5, si parla di tutela previdenziale. In particolare si parla del riconoscimento di massimo 3 anni di contributi figurativi (equiparati al lavoratore domestico) per il caregiver familiare non lavoratore. Il riconoscimento potrà avvenire solamente tramite presentazione all’Inps ogni 3 mesi delle ore di assistenza effettuate.

Nell’articolo 6 ci si prepone di definire i Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) per sostenere il caregiver in campo sociale. Tra questi spiccano i programmi, i servizi e gli interventi di supporto ed emergenza, le esperienze formative e informative, supporto psicologico, consulenze per l’adattamento domestico, corsie preferenziali nelle strutture sanitarie, tessera di riconoscimento che dia priorità nello sbrigare pratiche burocratico-amministrative. Lo stesso principio vale per i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), più nel dettaglio per le visite e prestazioni specialistiche a domicilio.

Proseguendo nella lettura del disegno di legge si arriva all’articolo 7, focalizzato sulla conciliazione tra attività lavorativa e attività assistenziale del caregiver, con l’intenzione di autorizzare la rimodulazione dell’orario lavorativo e la priorità nella scelta o trasferimento della sede. Il riconoscimento dell’attività di caregiver dovrebbe essere poi “premiato” tramite un credito formativo o una certificazione al fine di rientrare anche tra i papabili candidati nel campo professionale dell’assistenza socio-sanitaria (art. 8).

L’articolo 9 parla invece di una detrazione fiscale del 50% riservata ai caregiver familiari per una spesa massima di 10.000 euro annui relativa all’acquisto di beni e servizi legati alla cura e all’assistenza del familiare. Chiudono il testo gli ultimi 2 articoli: il 10 prevede un a relazione annuale sullo stato di attuazione della legge, mentre l’articolo 11 riguarda la copertura finanziaria.

Qui c’è il testo integrale.

Segui Termometro Politico su Google News

Scrivici a redazione@termometropolitico.it

L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
Tutti gli articoli di Daniele Sforza →