Sospensione pensione di cittadinanza e reddito entro ottobre, come evitarla

Pubblicato il 3 Ottobre 2019 alle 21:58 Autore: Giuseppe Spadaro

Per chi ha presentato la domanda per il reddito o la pensione di cittadinanza a 2019 marzo è necessaria la presentazione di una integrazioni. Come funziona

Sospensione pensione di cittadinanza e reddito entro ottobre, come evitarla

La pensione di cittadinanza ed il reddito di cittadinanza (oggetto di acceso dibattito da molti mesi) sono misure a cui hanno avuto accesso e continuano ad avere accesso decine e decine di migliaia di cittadini. Per una parte di loro si rende necessario, per continuare ad usufruire della misura di sostegno economica, la presentazione di una integrazione alla domanda

Modello cambiato di presentazione del reddito o della pensione di cittadinanza

Come comunicato dallo stesso Istituto di Previdenza Sociale dal 4 ottobre 2019 i percettori di Reddito o Pensione di cittadinanza (Rdc/Pdc) che hanno presentato la domanda nel mese di marzo possono integrare la domanda collegandosi al presente link.

Il motivo è da ricercare nel fatto che dal 6 marzo 2019 le domande di reddito o pensione di cittadinanza sono state presentate utilizzando un modello che è stato successivamente cambiato, il 2 aprile 2019, a seguito delle modifiche apportate dalla legge di conversione (Legge 28 marzo 2019, n. 26) del Decreto Legge istitutivo (Decreto Legge 28 gennaio 2019, n. 4).

La legge di conversione ha pertanto previsto un regime transitorio di salvaguardia delle richieste presentate prima della sua entrata in vigore, stabilendo che il beneficio potesse essere erogato per un periodo non superiore a sei mesi anche in assenza della nuova documentazione richiesta.

Info utili sui dati da inserire

Proprio per evitare di andare oltre il termine indicato dei 6 mesi i beneficiari devono dare seguito alla integrazione. Cosa succede se non si presenta l’integrazione? Si è costretti a presentare una nuova richiesta del reddito o della pensione di cittadinanza.

Da ottobre 2019 occorre dunque allineare il contenuto delle dichiarazioni già rese da chi ha presentato la domanda nel mese di marzo, a quello previsto dopo la conversione in legge del Decreto Legge n. 4. Come e cosa fare? I nuclei familiari interessati potranno integrare le dichiarazioni di responsabilità presentate in domanda e prendere atto delle informative aggiornate, collegandosi al link già indicato, per il quale non è richiesto il PIN.

Il richiedente dovrà inserire:

  • il protocollo della pratica Rdc/Pdc (esempio: INPS-RDC-2019-xxxxx);
  • il codice fiscale;
  • il codice alfanumerico ricevuto via mail/sms (gli interessati hanno ricevuto infatti un avviso ai recapiti sms o mail indicati nella domanda)

Il collegamento alla pagina rimarrà sempre attivo. Solo per le domande aggiornate fino al 21 ottobre, però, sarà possibile l’elaborazione nei tempi utili per la liquidazione della rata di Rdc/Pdc spettante per la mensilità di ottobre. Per chi effettuerà l’aggiornamento dopo il 21 ottobre, la prestazione resterà sospesa sino all’acquisizione della dichiarazione.

Segui Termometro Politico su Google News

Scrivici a redazione@termometropolitico.it

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
Tutti gli articoli di Giuseppe Spadaro →