Nuovo censimento Istat: come funziona, quando farlo e novità

Pubblicato il 4 Ottobre 2019 alle 13:56 Autore: Claudio Garau

Nuovo censimento Istat: quando occorre farlo, come funziona e quali sono le principali novità. Ecco cosa ricordare in proposito

Nuovo censimento Istat: come funziona, quando farlo e novità
Nuovo censimento Istat: come funziona, quando farlo e novità

A partire da questo mese, sarà attivata una nuova edizione del cosiddetto censimento Istat. Tale rilevazione è affidata – secondo consuetudine – all’Istituto Nazionale di Statistica e ha lo scopo di censire, ovvero raccogliere alcuni dati fondamentali sulla popolazione residente, sulle abitazioni e sulle costruzioni presenti nell’intero territorio della penisola. Vediamo allora più nel dettaglio che cos’è il nuovo censimento Istat e perché occorre rispettarlo.

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Nuovo censimento Istat: cos’è utile ricordare e qual è la finalità

Il nuovo censimento Istat ha la finalità, come appena accennato, di raccogliere tutta una serie di dati numerici e non, al fine di ricostruire quelle che sono, attualmente, le maggiori caratteristiche socio-economiche della popolazione che vive in Italia. Va rimarcato che la prossima edizione del censimento sarà la seconda con cadenza annuale e non più decennale (la prima fu l’ottobre dell’anno scorso): ciò ovviamente permette di raccogliere informazioni più precise e immediate.

Il nuovo censimento Istat seguirà procedure più agili rispetto alle passate edizioni, in quanto non riguarderà più tutte le famiglie italiane contemporaneamente, bensì un campione di esse. Per questa edizione si prevede la partecipazione di circa 1.400.000 famiglie, in oltre 2.800 Comuni italiani. Sebbene non tutti siano chiamati a partecipare, è vero che il nuovo censimento Istat, integrando i dati raccolti con quelli depositati presso fonti amministrative, consente di ricostruire – con una buona attendibilità – una sorta di “spaccato” della popolazione italiana.

Sul piano dei vantaggi del nuovo progetto, va sottolineato che, in tal modo, i costi sono certamente contenuti rispetto alle passate edizioni (circa il 50% in meno) e, conseguentemente, anche il fastidio per i vari nuclei familiari, chiamati a partecipare, risulta assai minore. Inoltre la partecipazione al nuovo censimento Istat è, per le famiglie parte del campione, un obbligo di legge; ne consegue che, se violato, il trasgressore sarà tenuto a pagare una sanzione allo Stato, oscillante da alcune centinaia di euro ad alcune migliaia. Per coloro che hanno il dovere di fornire i dati all’Istat sono tuttavia previste forme di assistenza gratuita presso i Centri Comunali di Rilevazione, presenti presso il proprio Comune di residenza.

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Come funziona in concreto?

L’ultima edizione del censimento Istat ha avuto un fortissima partecipazione dei soggetti coinvolti (il 92% circa) e tutto lascia intendere che anche la prossima sarà così. Sono previste due diverse modalità di attivazione del censimento: attraverso la compilazione di un questionario online o con visita del rilevatore incaricato. Nel primo caso, nei prossimi giorni, a circa 950mila famiglie sarà recapitata a casa una lettera che le invita a compilare il questionario esclusivamente via internet, anche dal proprio pc di casa.

Ciò in quanto sono state selezionate nel campione di rilevazione. Altre 450.000 famiglie, invece, saranno coinvolte nell’indagine attraverso la visita e l’intervista faccia a faccia con un rilevatore, nel proprio domicilio. In queste circostanze, è prevista anche la possibile autocompilazione del questionario su un tablet fornito dallo stesso rilevatore durante la visita. Sarà anche possibile svolgere l’intervista presso uno dei Centri comunali di rilevazione. Non ci si potrà sbagliare, dato che le famiglie saranno informate della visita del rilevatore, con lettera non nominativa e con una locandina affissa negli androni, nei cortili dei palazzi, nelle abitazioni.

Tutti coloro che, invece, non riceveranno alcuna formale comunicazione, potranno ritenersi esclusi dal tale indagine, e nessun obbligo scatterà per loro.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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