Bollo auto non pagato: cartella esattoriale annullata per legge. La sentenza

Pubblicato il 7 Ottobre 2019 alle 11:55 Autore: Guglielmo Sano

Buone notizie per chi non ha pagato il bollo auto tra il 2000 e il 2010: gli importi dovuti fino a mille euro saranno cancellati

automobili su strada
Bollo auto non pagato: cartella esattoriale annullata per legge. La sentenza

Buone notizie per chi non ha pagato il bollo auto tra il 2000 e il 2010: gli importi dovuti fino a mille euro saranno cancellati in base a quanto disposto dal decreto fiscale 2019.

Bollo auto: cancellati i debiti fino a mille euro

In teoria, il “condono” del bollo auto è operativo già da diversi mesi; tuttavia, c’è stato bisogno di una sentenza della magistratura (della Commissione tributaria delle Marche, nello specifico) per sgombrare il campo dai dubbi sorti in seguito al varo della misura compresa nella cosiddetta Pace Fiscale.

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In base alle disposizioni di legge – Articolo 4 del Decreto legge 119/2018 – non sono più dovuti gli importi fino a 1.000 euro relativi al bollo auto per il periodo che va dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2010; tra l’altro, lo stralcio delle cartelle di pagamento dovrebbe avvenire in automatico: in pratica, i contribuenti non devono fare alcuna richiesta perché i propri debiti vengano cancellati.

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La sentenza sgombra il campo dai dubbi

La sentenza della magistratura ha dunque di fatto confermato quanto previsto dalla mini-sanatoria inserita nel quadro della Legge di Bilancio per il 2019: la cancellazione di tutti i debiti fino a 1.000 euro si applica anche alle sanzioni riguardanti le violazioni del Codice della strada, mancato pagamento del bollo compreso. Da segnalare che allo stralcio è possibile accedere a prescindere dal reddito documentato tramite modello Isee: sostanzialmente, si applica a tutti i contribuenti.

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Detto ciò, molti automobilisti hanno continuato a ricevere le cartelle dell’ente di riscossione in questi mesi per cui hanno dovuto rivolgersi alla Commissione tributaria di riferimento per vedersi riconosciuto il diritto alla cancellazione del debito pendente. Da segnalare anche che quest’ultima riguarda anche i pagamenti del bollo per cui è in corso un contenzioso: secondo quanto disposto dalla Cassazione, con lo “strappacartelle”, interviene la cessazione della materia del contendere.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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