Who, nuovo album: quando esce, canzoni e anticipazioni

Pubblicato il 9 Dicembre 2019 alle 13:10 Autore: Mauro Biagi

A 13 anni di distanza da Endless Wire, tornano gli Who con un album autointitolato, che si compone di 11 tracce e che sarà seguito da un tour in Patria.

Who, nuovo album quando esce, canzoni e anticipazioni
Who, nuovo album: quando esce, canzoni e anticipazioni

Una delle band più longeve del pianeta, gli Who sono tornati, a 55 anni dal debutto, con un nuovo album, WHO, disponibile dallo scorso 6 Dicembre. Il disco segue Endless Wire del 2006. Roger Daltrey, frontman della band, ha definito il nuovo lavoro “Il miglior album da Quadrophenia. La presentazione dell’album è stata anche l’occasione per annunciare il tour di supporto.

Di cosa parla WHO

Le tracce presenti in WHO, ultimo disco dell’omonima rock band britannica, sono state, quasi nella loro totalità, composte l’anno passato. Non c’è un concept che tenga insieme i vari brani. Solo la volontà, da parte del chitarrista Pete Townshend e di suo fratello Simon, di dare a Daltrey l’opportunità di ottenere il massimo dietro il microfono. Townshend ha aggiunto: “Roger ed io siamo entrambi vecchi ormai, quindi ho cercato di stare lontano dal romanticismo e dalla nostalgia, se possibile. Non volevo mettere a disagio nessuno. I ricordi vanno bene, ma alcune canzoni si riferiscono alle cose di oggi. I temi delle canzoni presenti sul disco riflettono, infatti, una quantità di fonti di ispirazione tale da farne un lavoro che rappresenta bene ciò che gli Who hanno da dire al giorno d’oggi.

Le canzoni presenti sul disco

WHO contiene 11 brani ed è stato prodotto da Pete Townshend e D.Sardy. Di produrre le parti vocali si è invece occupato Dave Eringa. Le registrazioni hanno avuto luogo a Londra e Los Angeles. L’artwork è stato messo a punto da Sir Peter Blake, un’amicizia con gli Who che data addirittura dal 1964, i tempi del TV-show Ready, Steady, Go. Lo stesso artista è anche autore della grafica sul disco del 1981 Face Dances. Questa la tracklist:
All This Music Must Fade / Ball And Chain / I Don’t Wanna Get Wise / Detour / Beads On One String / Hero Ground Zero / Street Song /
I’ll Be Back / Break The News / Rockin’ In Rage / She Rocked My World.
WHO arriva a 13 anni di distanza da Endless Wire. Beads On One String e Break The News sono le due uniche tracce a non essere state composte nel corso del 2018.

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Il tour: nessuna data al di fuori dal Regno Unito

Assieme al nuovo album, gli Who hanno anche annunciato l’avvio di un tour che partirà il 16 Marzo 2020. La band sarà affiancata dai 40 musicisti dell’orchestra. Ecco le date:
16 Marzo – Manchester, Manchester Arena
18 Marzo – Dublino, 3 Arena
21 Marzo – Newcastle, Metro Radio Arena
23 Marzo – Glasgow, SSE Hydro Arena
25 Marzo – Leeds, First Direct Arena
30 Marzo – Cardiff, Motorpoint Arena
01 Aprile – Birmingham, Resort World Arena
06 Aprile – Liverpool, M& S Bank Arena
08 Aprile – Londra, SSE Wembley Arena
Al momento, non è prevista alcuna data al di fuori dal Regno Unito. Chi volesse vedere gli Who, dovrà, salvo cambi di programma, sfruttare una di queste date.

Gli Who: cinquantacinque anni di carriera

Non è facile sintetizzare in poche righe la carriera degli Who. Basti dire che hanno venduto oltre 100 milioni di dischi e che sono in giro dal 1964. Fin dal primo album, My Generation, si capisce che i quattro inglesi – Pete Townshend alla chitarra, John Entwistle al basso, il drummer Keith Moon e il cantante Roger Daltrey – fanno sul serio. L’album, come è suggerito dal titolo, diventa un vero e proprio inno generazionale. Innovativi anche in campo teatrale, con Tommy è la prima volta che un’opera trova la propria base musicale nel rock e che sarà portata quasi per intero al Festival di Woodstock del 1969. Gli Anni 70 li vedono nel momento di maggior fulgore, con una serie di album ai vertici della rock scene dell’epoca, tra cui Quadrophenia del 1973, considerato il loro miglior album. Gli Who nel corso degli anni hanno perso due membri fondatori, Keith Moon nel 1978 – sostituito prima da Kenney Jones, poi da Simon Philips e infine dal batterista attuale, Zak Starkey – e John Entwistle nel 2002, sostituito da Pino Palladino. Sono considerati fonte di ispirazione non solo in ambito rock e pop, ma anche gruppi punk come Sex Pistols e Ramones hanno tratto spunto dalla loro veemente personalità in sede live. Le loro canzoni sono state coverizzate da un gran numero di artisti e servite come colonna sonora per film e serie televisive.

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