“L’assenza di contenuti ci fa parlare tutti di contenitori”. Il TP a colloquio con Enrico Bertolino

Pubblicato il 12 Settembre 2009 alle 20:53 Autore: Salvatore Borghese

Però la politica, anche in Europa, registra cali di partecipazione che potrebbero diventare preoccupanti.

“Anche qui, l’elettorato non va a votare o perché è disgustato o perché semplicemente non capisce più per cosa vota. L’ultimo referendum in questo senso è stato un autogol per le istituzioni pauroso, una scheda che era un fazzoletto enorme di parole che richiedeva dieci minuti buoni dentro la cabina elettorale solo per essere letta. La politica, e la sinistra in particolare perché si trova all’opposizione, deve capire che la partita non si vince con i metodi di una volta, con le scuole di formazione stile Frattocchie; si deve giocare e vincere con gli strumenti in voga al giorno d’oggi: televisione, internet, iniziative”

Tra poco si elegge il nuovo segretario del Pd; c’è qualcuno dei tre candidati che dà l’mpressione di poter imprimere una svolta?

“In realtà non ho riscontrato grandi differenze tra i tre, mi sembrano tutti preoccupati di non volersi differenziare troppo tra loro per paura di perdere i voti dei moderati; la Serracchiani fece un clamoroso autogol in rovesciata da centrocampo dichiarando di sostenere Franceschini perché le era più simpatico; magari intendeva qualcosa di meno superficiale, ma se dobbiamo far passare il messaggio che votiamo per simpatia, allora nominiamo direttamente Beppe Grillo segretario…”

Ecco appunto, Beppe Grillo.

“Un maestro, uno che senza andare in tv per anni e anni ha creato un sistema di comunicazione che si autoalimenta, basta mettere il suo nome e la sua faccia e corrono a vederlo diecimila persone ogni sera, senza bisogno di spot o promo magari in tv. Oggi che è entrato in un agone più politico, la sua comicità è diventato qualcosa che non fa più ridere, fa ‘inc…are’. Lui, la Guzzanti e gli altri che si sono cimentati in questa ‘discesa in campo parziale’, devono crederci molto i quello che fanno, è qualcosa di molto più impegnativo rispetto al fare solo degli spettacoli”. Ma un Grillo candidato segretario sarebbe stato da prendere in considerazione? “Non bisogna mai prendere posizione esclusivamente in base alle persone: bisogna guardare il programma prima di tutto. Non basta dire ‘Berlusconi a casa’. Ci vuole un programma, e possibilmente non lungo centinaia di pagine, ma pochi punti essenziali e ben spiegati”

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L'autore: Salvatore Borghese