Conto corrente intestato e richiesta visura: quando è ammessa e in che caso

Pubblicato il 11 Dicembre 2019 alle 13:49 Autore: Guglielmo Sano

Si può richiedere la visura di un conto corrente intestato a un nostro debitore? A chi e in che modo si deve effettuare richiesta?

Porta carte di credito
Conto corrente intestato e richiesta visura: quando è ammessa e in che caso

Si può richiedere la visura di un conto corrente intestato a un nostro debitore? A chi e in che modo si deve effettuare richiesta?

Conto corrente: chi ha diritto alla visura

Per rintracciare tutti i conti intestati a una determinata persona è necessario accedere all’Anagrafe dei conti correnti: nella suddetta banca dati si possono visualizzare, oltre al numero di conto, anche l’estratto conto e il deposito a fine anno. Possono accedere all’Anagrafe Agenzia delle Entrate e Agenzia delle Entrate-Riscossione ma anche un qualunque creditore privato – quindi anche una banca, per esempio – a patto che sia in possesso di un apposito titolo esecutivo rilasciato da un Tribunale quale potrebbe essere una sentenza esecutiva o un decreto ingiuntivo ma anche un assegno o una cambiale scaduta.

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Ottenuto tale documento bisogna notificare per mezzo di un ufficiale giudiziario l’atto di precetto al debitore: in pratica un invito a pagare quanto dovuto entro 10 giorni. Successivamente per accedere alla banca dati si dovrà chiedere l’autorizzazione al Presidente del Tribunale. La stessa procedura è da effettuare per consultare l’Anagrafe tributaria: in essa sono contenuti i dati relativi a rapporti di lavoro, redditi da pensione, canoni di affitti, rendite, ecc.

Quali dati si possono consultare?  

Una volta ricevuto il nullaosta per accedere all’Anagrafe, però, un creditore privato non può visionare tutti i dati relativi ai conti correnti del proprio debitore. L’unica cosa che si può conoscere tramite l’accesso all’Anagrafe è il numero dei conti intestati a una persona e presso quale istituto bancario sono stati aperti. Dunque, non si può conoscere la somma depositata su di essi. Naturalmente, queste informazioni sono accessibili al Fisco. Infatti in un’ottica di contrasto all’evasione l’Agenzia delle Entrate non solo può controllare le somme depositate su un conto ma anche i movimenti effettuati tramite quest’ultimo.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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