Imu e Tasi pagamento in scadenza: cosa cambia nel 2020 per le tasse

Pubblicato il 16 Dicembre 2019 alle 16:06 Autore: Guglielmo Sano

Oggi, 16 dicembre 2019, scatta l’ultimo saldo Imu e Tasi: la scadenza riguarda milioni di proprietari di immobili diversi dall’abitazione principale

Modellino casetta
Imu e Tasi pagamento in scadenza: cosa cambia nel 2020 per le tasse

Oggi, lunedì 16 dicembre 2019, scatta l’ultimo saldo di Imu e Tasi: la scadenza riguarda milioni di italiani proprietari di immobili diversi dall’abitazione principale.

Oggi lunedì 16 dicembre 2019 scatta l’ultimo saldo per quanto riguarda Imu e Tasi: i ricavi provenienti dal pagamento delle due imposte per le casse dello Stato ammontano a circa 20 miliardi nel complesso (bisogna considerare che la prima rata è stata pagata a fine giugno). Il costo medio del doppio balzello per una seconda casa ubicata in un qualunque capoluogo di provincia è di 1.070 euro in totale (circa 535 euro dovranno versati con la seconda rata) secondo le stime contenute nell’ultimo Rapporto Imu/Tasi del Servizio Politiche Territoriali della Uil.

Rispetto alla rata di 6 mesi fa, però, quella odierna potrebbe essere leggermente più “salata”: ciò in virtù della correzione apportata dalla manovra per il 2019 che ha permesso ai consigli comunali di prevedere eventualmente delle aliquote più alte eliminando così la possibilità di usufruire di sconti e agevolazioni.

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L’ultima volta per la doppia scadenza

Si tratta dell’ultima volta in cui i proprietari di casa dovranno pagare due bollettini diversi; infatti, dal primo gennaio 2020, i due tributi verranno unificati per confluire nella cosiddetta Nuova Imu. Tuttavia, le scadenze del pagamento dovrebbero rimanere invariate. Dunque, si dovrà pagare l’acconto entro il 16 giugno e il saldo entro il 16 dicembre: bisognerà necessariamente aspettare l’approvazione definitiva della Legge di Bilancio per il prossimo anno per ulteriori dettagli.

Detto ciò, per calcolare Imu e Tasi su una qualunque casa secondaria si dovrà prendere in considerazione, innanzitutto, la rendita catastale, quindi rivalutarla al 5%: poi sarà necessario moltiplicare il risultato di questa operazione per un dato coefficiente che dipende dal tipo di immobile (per le abitazioni, per esempio, è 1 pari a 160). Per calcolare la Tasi, come si diceva, bisogna verificare anche l’aliquota fissata dal Comune di riferimento che può oscillare tra il 70 e il 90%.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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