Scoperte scientifiche 2019: i più grandi passi avanti della scienza

Pubblicato il 12 Gennaio 2020 alle 13:00 Autore: Ennio Tranzillo

Scoperte scientifiche 2019: i più grandi passi avanti della scienza nei campi dell’astronomia, astrofisica, informatica e medicina.

Scoperte scientifiche 2019 i più grandi passi avanti della scienza
Scoperte scientifiche 2019: i più grandi passi avanti della scienza

Il 2019 si è rivelato essere un anno ricco di scoperte che ci hanno lasciato a bocca aperta e fornito sia risposte che nuovi dubbi. Se nel 2018 il primo premio per la Scoperta dell’Anno era andato allo studio della biologia dello sviluppo a livello cellulare, il quello appena passato è stato l’anno in cui si celebra un grande passo avanti in un campo totalmente differente, quello dell’Astrofisica. Non solo essa, ma anche altri campi della scienza hanno conquistato degli importanti progressi che ci aiuteranno a comprendere ancor’meglio ciò che ci circonda ed a migliorare la qualità della nostra vita.

Dall’Astrofisica alla medicina, ecco alcune delle più importanti scoperte scientifiche del 2019.

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La scoperta dell’anno: prima foto di un Buco Nero

Come già anticipato, si è celebrato un importantissimo passo avanti per l’Astrofisica, dal momento in cui le incredibili prestazioni dell’EHTC (Event Horizon Telescope Consortium) ci hanno reso capaci di vedere l’invisibile, di guardare e fotografare l’oscurità. Una foto partita dallo spazio interstellare alla distanza di 55 milioni di anni luce ha fatto istantaneamente il giro del mondo, più precisamente proveniente dalla galassia Messier 87 (M87) e raffigurante l’orizzonte degli eventi del Buco Nero al centro di essa.

Quest’immagine non solo ci ha offerto la possibilità di vedere ciò che prima di allora era solo presente nel nostro immaginario, ma ha confermato ancora una volta in maniera salda la teoria della relatività di Einstein. Sono passati cento anni esatti da quando la prima immagine che rivoluzionò la fisica moderna giunse agli occhi del pubblico: quell’immagine, scattata durante l’eclissi solare del 29 Maggio 1919, diede al mondo prova inconfutabile che la teoria della relatività di Einstein era corretta, ed oggi come allora siamo di fronte a una nuova conferma.

Heino Falcke, uno dei tantissimi scienziati a partecipare all’elaborazione della spettacolare immagine, ha commentato: “Osservando questa immagine, mi sento come se stessi sbirciando attraverso le porte dell’Inferno“.

Scoperte scientifiche 2019:la prima immagine dell’Entanglement quantistico

Alla fine dello scorso luglio, un team di ricercatori di Glasgow ha ottenuto quella che è la prima immagine in assoluto del complesso e dell’ancora misterioso fenomeno che in meccanica quantistica viene chiamato col nome di “Entanglement”: una spaventosa forza che permette alle particelle di interagire tra di loro anche a distanze inimmaginabili.

L’entanglement quantistico si manifesta nel momento in cui due particelle, intrinsecamente collegate da una forza ancora sconosciuta, hanno effetti sul sistema fisico: qualsiasi azione o misurazione sulla prima particella ha un effetto istantaneo, a prescindere dalla distanza, sulla seconda. Spiegandolo in termini più semplici, è come se queste due particelle fossero in realtà due palline legate tra loro da una fune invisibile, in qualche modo quando si agisce sulla prima pallina la fune ne trasferisce le informazioni alla seconda che agisce in maniera analoga alla sua compagna.

L’immagine in questione raffigura due fotoni che interagiscono tra di loro condividendo lo stesso medesimo stato fisico, i risultati della ricerca sono stati pubblicati su Science Advances ed è probabilmente la scoperta più sensazionale avvenuta fin’ora nel campo della meccanica quantistica.

Stelle siamesi: la scoperta di un sistema binario di “stelle gemelle”

La supremazia quantistica di Google

Con uno studio pubblicato ad Ottobre sulla rivista Nature, Google ha confermato le prestazioni del suo computer quantistico rivendicando la cosiddetta “supremazia quantistica”. Il calcolatore in questione, realizzato dagli ingegneri e dagli scienziati di Google, sarebbe riuscito a risolvere in pochi secondi un problema matematico grazie ai QuBit (o Bit quantistici), un problema per cui un computer tradizionale – anche il più potente in circolazione – avrebbe impiegato circa 10.000 anni di incessante lavoro per risolverlo.

Attualmente, il calcolatore quantistico sta venendo utilizzato per un algoritmo atto a generare delle sequenze di numeri casuali, ma ne seguiranno certamente molte altre applicazioni nei mesi che verranno.

Scoperte scientifiche 2019: il lato oscuro della Luna non è più un mistero

All’inizio del 2019, precisamente il 2 gennaio, la Cina è diventata il primo paese a mandare un rover sulla superficie nascosta della Luna. La sonda Chang’e-4 atterrò con successo sul cosiddetto “lato oscuro” della nostra amata luna, fornendo nell’arco di quest’anno preziose informazioni non solo riguardanti il misterioso lato nascosto del satellite compagno della Terra, ma anche importanti scoperte sull’origine dell’evoluzione delle stelle e delle nebulose.

Ebola, la scoperta scientifica che alimenta la speranza

Grandi progressi sono stati compiuti quest’anno nella lotta contro l’Ebola, epidemia scoppiata nell’Africa Occidentale nel 2014 e che ha ucciso oltre 11.000 persone. Sarebbero stati identificati due farmaci che riducono di molto il tasso di morte a causa della malattia: si tratta nello specifico di due anticorpi, uno isolato da un sopravvissuto ad un epidemia nel 1996, l’altro ottenuto grazie ad un mix di tre molecole prodotte da topi avente un sistema immunitario “umanizzato”. Il 70% dei pazienti che hanno ricevuto uno dei due sieri descritti sono sopravvissuti vincendo la sfida contro il temibile virus.

Come scritto da Kai Kupfershmidt su Science: “Il mondo è finalmente equipaggiato a combattere questa terribile epidemia.”

Scoperte scientifiche 2019: approvato un farmaco per la fibrosi cistica

Ad ottobre, un’ulteriore scoperta nel campo della medicina ha visto come protagonista l’approvazione di un farmaco efficace in molti casi di fibrosi cistica. Il farmaco si chiama Trikafta ed è una terapia rivolta ai pazienti con la mutazione più comune di questa malattia. Si è dimostrato molto efficace nel convertire la malattia dallo stato degenerativo a quello cronico, portando ad un miglioramento del volume espiratorio forzato che è uno degli indicatori più comuni per la progressione della malattia.

Nuove tappe sono state raggiunte dall’astronomia, l’astrofisica, l’informatica, la meccanica quantistica, la medicina; e queste erano solamente alcune delle scoperte protagoniste del progresso scientifico del 2019. Ci aspettiamo questo e molto di più per il 2020, dal momento in cui – in quanto esseri umani – siamo attratti dalla scoperta e dall’ignoto da quando abbiamo iniziato a camminare su questa Terra.

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