Fontana di Trevi Roma: storia, cosa vedere e curiosità

Pubblicato il 5 Gennaio 2020 alle 17:00 Autore: Sabrina Conigliaro

Fontana di Trevi Roma: storia, cosa vedere e curiosità della Fontana della Capitale finita di costruire nel 1762 sotto commissione di papa Clemente XII

Fontana di Trevi Roma: storia, cosa vedere e curiosità

La Fontana di Trevi è la più celebre e maestosa tra le fontane di Roma; è costruita sulla facciata del Palazzo Conti Poli, edificio storico e sede dell’Istituto centrale per la grafica. Venne commissionata da papa Clemente XI nel 1731 all’architetto italiano Nicola Salvi, che iniziò la costruzione l’anno successivo. I lavori sono stati terminati circa 30 anni dopo, nel 1762, da Giuseppe Pannini, che ne prese le redini dopo che Salvi morì prima di completare la sua opera.

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Fontana di Trevi: storia

Dalla Fontana di Trevi sgorga l’acqua Vergine, proveniente dalle sorgenti di Salone, che venne portata nella capitale con un acquedotto nel 19 a.c. (con l’imperatore Augusto che incaricò l’ingegnere idraulico Marco Vipsanio Agrippa di un’opera di somma importanza). L’obiettivo era quello di costruire delle terme gratuite per i cittadini e venne quindi costruita una prima fontana formata da tre vasche. Nel 1453 vi fu il lavoro di restauro commissionato da papa Niccolò V a Leon Battista Alberti che sostituì le tre vasche ad un’unica molto più grande. Altri lavori di ristrutturazione arrivarono con papa Urbano VIII, il quale affidò i lavori a Gian Lorenzo Bernini (il quale propose solo progetti molto costosi). Per far fronte alle richieste di uno dei più grandi scultori e architetti dell’epoca, il capo della Chiesa decise di tassare il vino e abbattere la Tomba di Cecilia Metella per ricavarne soldi e marmo; queste azioni provocarono proteste da parte del popolo e, inoltre, i lavori per la Fontana non riuscirono a essere portati a termine a causa della morte dello scultore. Completati nel 1762 le nuove opere di restauro affidate da papa Clemente XII, il risultato era un vero e proprio tributo al dio del mare.

Descrizione della Fontana più maestosa della capitale

La fontana di Trevi risulta essere una vera e propria ode al mare. A ridosso del Palazzo Conti Poli si sviluppa una scogliera rocciosa in travertino al centro della quale si trova, in una nicchia, la statua in marmo di carrara della divinità Oceano, costruita da Pietro Bracci. Il dio è posizionato su una grande conchiglia che viene trainata da due cavalli marini: uno è irrequieto, l’altro è sereno. Entrambi gli animali rappresentano i diversi stati del mare e vengono condotti da due tritoni, uno dei quali fa fatica a tenere a bada il cavallo agitato. Ai lati della scena principale si ergono altre due statue: a sinistra di Oceano c’è la Salubrità (dell’acqua, priva di calcare), a destra la statua Abbondanza, o della fertilità, che tiene una ricca cornucopia contenente cibo e denaro. La vasca della fontana è rettangolare e ha degli angoli arrotondati.

Curiosità della Fontata di Trevi

  • Cappello vescovile al centro della vasca: la statua in travertino raffigurante un cappello vescovile si trova nella vasca come se vi si fosse stato lanciato; questo sarebbe un simbolo contro il papato.
  • Anfora di grandi dimensioni: l’idea di sistemare un grosso vaso a destra della Fontana sarebbe stata dello stesso architetto per evitare che un invadente barbiere, che aveva il salone nei pressi del cantiere, continuasse a criticare l’operato di Salvi. Oggi il vaso è chiamato, dai romani, Asso di Coppe.
  • Fontanella dell’amore: vicino l’Asso di Coppe; la leggenda racconta che, come simbolo e garanzia di fedeltà sia alla propria città che alla propria donna, un uomo fidanzato, costretto a partire, dovesse bere l’acqua della fonte e rompere il bicchiere.
  • Lancio della moneta: la più famosa tradizione vuole che ogni visitatore lanci di spalle, verso la Fontana, una monetina esprimendo un desiderio cosicché esso possa essere avverato. A portare la tradizione fu l’archeologo tedesco Wolfgang Helbig.

La Fontana di Trevi nell’immaginario cinematografico

La Fontana di Trevi è stata anche utilizzata come set per le scene di diversi film: la pellicola statunitense diretta da Jean Negulesco Tre soldi nella fontana del 1954, la commedia drammatica di Federico Fellini del 1960 La dolce vita e nel lungometraggio Fontana di Trevi del regista Carlo Campogalliani del 1964.

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L'autore: Sabrina Conigliaro