Bollo auto 2020: evasione pagamento, record di furbi in Molise. Il caso

Pubblicato il 4 Gennaio 2020 alle 15:24 Autore: Guglielmo Sano

Bollo auto 2020: evasione da record quella relativa all’imposta sulla proprietà dei veicoli registrata in Molise negli scorsi anni

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Bollo auto 2020: evasione pagamento, record di furbi in Molise. Il caso

Bollo auto 2020: evasione da record quella relativa all’imposta sulla proprietà dei veicoli registrata in Molise negli scorsi anni.

Sono circa 120mila le evasioni del bollo auto finite sotto la lente di ingrandimento della Regione Molise. Gli accertamenti fiscali hanno finora accertato, relativamente al 2016 e al 2017, un credito fiscale pari a 28 milioni di euro. Nello specifico, relativamente al 2016, sono 62.695 le pratiche volte al recupero di circa 14,3 milioni di euro, invece, per quanto riguarda il 2017, gli accertamenti notificati sono stati 57.977 per un totale da recuperare che si aggira intorno ai 13,6 milioni di euro. Tra l’altro, da segnalare la bassissima percentuale di accertamenti infondati e annullati così come quella dei ricorsi tributari presentati (3%).  

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Registro digitale contro i “furbetti”

Il dato molisano fa di sicuro una certa impressione, tuttavia, la “piccola evasione”, cioè il mancato pagamento di alcuni tributi “minori”, tra cui non si può non annoverare lo stesso bollo auto, è un fenomeno diffuso in tutta la Penisola. Vorrebbe mettere una toppa alla questione un emendamento al Decreto Fiscale collegato alla prossima Legge di Bilancio approvato dalla Commissione Finanze della Camera.

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Quest’ultimo prevede infatti l’acquisizione da parte del Pra (Pubblico registro automobilistico) dei dati riguardanti la tassa sulla proprietà dei veicoli; nel testo del provvedimento si legge: “i predetti dati sono resi disponibili all’Agenzia delle entrate, alle regioni e alle province autonome di Trento e di Bolzano, le quali provvedono a far confluire in modo simultaneo e sistematico i dati dei propri archivi delle tasse automobilistiche nel citato sistema informativo”. L’intenzione è quella di creare un registro digitale che permetta di incrociare più facilmente i dati relativi ai veicoli e quelli riguardanti il pagamento dell’imposta sul loro possesso e così limitare l’evasione del bollo auto.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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