Mercato libero energia: cos’è, regole essenziali e come funziona

Pubblicato il 9 Gennaio 2020 alle 15:17 Autore: Claudio Garau

Mercato libero dell’energia: di che si tratta, quali saranno le regole essenziali ed i vantaggi? come effettuare il passaggio?

Mercato libero energia cos'è, regole essenziali e come funziona
Mercato libero energia: cos’è, regole essenziali e come funziona

Il mercato libero dell’energia sarà una svolta che comporterà la piena liberalizzazione di produzione, importazione, esportazione e vendita di energia. L’1 gennaio 2022 è infatti la data a partire dalla quale gli utenti di luce e gas cambieranno di fatto regime, abbandonando il cosiddetto mercato tutelato. Vediamo allora che cos’è, quali regole essenziali lo disciplinano e come funzionerà.

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Mercato libero dell’energia: di che si tratta?

Secondo le intenzioni dei promotori – e si tratta di un un lungo iter di riforma, partito con la stesura del d. lgs. n. 79 del 1999 sul mercato interno dell’energia elettrica – tra poco meno di due anni, i cittadini italiani potranno fare riferimento ad un sistema potenzialmente molto più concorrenziale rispetto a quello attuale. In altre parole, molto più conveniente sul piano dei prezzi di bollette luce e gas.

Il mercato libero insomma sostituirà quello tutelato, regime provvisorio che era stato introdotto per aiutare tutti coloro che non riuscivano ad individuare un operatore del mercato libero. Tuttavia è legittimo che gli utenti luce e gas si chiedano quanto effettivamente conviene questo tipo di mercato. Cerchiamo di fare chiarezza: che cos’è di fatto il mercato libero dell’energia?

Esso altro non è che il regime che permette proprio ai consumatori/utenti di scegliere il fornitore, che applica le tariffe di luce e gas più convenienti in relazione alla tipologia di servizio offerto. Il cambiamento in sostanza è che rispetto al mercato tutelato non agisce più l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera), al fine di porre univocamente le condizioni economiche del regime tariffario. Tale passaggio al mercato libero – va rimarcato – è gratuito e non comporterà interventi tecnici ai contatori o interruzioni di servizio.

Novità, regole e vantaggi del nuovo regime

A questo punto, cerchiamo di capire quali saranno i cambiamenti pratici e i vantaggi legati a tale nuovo regime. Ne possiamo individuare almeno tre:

  • anzitutto, vi sarà il vantaggio di non dover sottostare ad un cambio di tariffe della fornitura di energia, ogni tre mesi (come invece nel mercato tutelato, in cui Arera cambiava le condizioni economiche periodicamente, dopo pochi mesi). Pertanto, l’utente potrà avvantaggiarsi del fatto di avere prezzi fissi e bloccati, di cui può prevedere in anticipo l’importo;
  • altro aspetto positivo sarà che il passaggio al mercato libero dell’energia comporterà, come in precedenza accennato, una maggior concorrenza tra i vari operatori del settore. La conseguenza pratica, probabilmente, sarà data da tariffe più basse e offerte più convenienti, nel tentativo di accaparrarsi il maggior numero di utenze. Insomma, il cittadino potrà risparmiare;
  • non di poco conto è anche la novità per la quale il mercato tutelato non permetteva di poter avere lo stesso fornitore sia per energia elettrica sia per il gas, invece il mercato libero lo ammette. In altre parole, anche qui maggiori possibilità di risparmio, usufruendo magari di una tariffa speciale luce-gas;

Inoltre, tale novità del mercato libero comporterà due sostanziali modifiche della bolletta da pagare: da una parte cambierà il nome del fornitore del servizio, dall’altra – aspetto ben più significativo – cambierà il costo, essendo infatti rivedute le tariffe della materia prima (kWh) e della materia energia (Smc). E, come detto prima, il nuovo regime dovrebbe comportare un sostanziale abbassamento delle spese in bolletta.

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Come funziona il passaggio?

A questo punto, l’utente si domanderà come effettuare, in pratica, il passaggio al mercato libero. Ebbene anzitutto si tratterà di effettuare una comparazione delle tariffe proposte dai vari fornitori, e per fare ciò basta collegarsi dal proprio pc di casa ed effettuare una ricerca sul web nei siti che offrono servizi di comparazione prezzi. Individuato il fornitore ritenuto più conveniente, non resterà che firmare il nuovo contratto, in cui indicare alcuni elementi essenziali come il codice POD per l’energia elettrica e il codice PDR per il gas, idonei a identificare l’utenza; i dati anagrafici dell’utente intestatario; l’indirizzo di fornitura, di fatturazione ed eventualmente quello e-mail; l’eventuale IBAN per l’addebito automatico della bolletta luce e gas sul proprio conto corrente.

Concludendo, dopo tutte le operazioni citate, sarà il nuovo fornitore a occuparsi del resto della prassi finalizzata al passaggio al mercato libero dell’energia, tra cui la comunicazione al vecchio gestore della disdetta del precedente contratto.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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