Matteo Renzi: Italia Viva non starà con M5S per sempre

Pubblicato il 15 Gennaio 2020 alle 17:03 Autore: Alessandro Faggiano

Matteo Renzi a tutto spiano a L’aria che tira, intervistato dall’anfitriona Myrta Merlino: “Italia Viva non starà con M5S per sempre”

Matteo Renzi: Italia Viva non starà con M5S per sempre

L’ex leader del Partito Democratico Matteo Renzi è stato ospite negli studi de L’aria che tira. Intervistato da Myrta Merlino, l’ex premier ha parlato di molti dei temi di maggior attualità, a cominciare dall’intricata situazione politica internazionale.

Renzi sulla politica internazionale

“Quando noi eravamo al governo, scegliemmo di avere un asse privilegiato con gli Stati Uniti e con Barack Obama. Oggi, se la Turchia diventa il punto di riferimento in Libia, si fa un passo indietro pazzesco, dall’immigrazione all’economia. Ricordiamo che un paio di anni fa Erdogan ha fatto bloccare gli investimenti dell’ENI a Cipro.”

Il leader di Italia Viva chiede una certa unità e coerenza sulla politica estera: “quando noi stiamo a discutere di politica estera, dovremmo smettere di litigare.” Renzi ribadisce che “la Turchia non può diventare leader in Libia, e questo è fondamentale per il futuro del Paese.”

“L’Italia non può girarsi dall’altra: abbiamo un grande ruolo in Africa, nel Mediterraneo e in Libia.” La Merlino incalza Renzi su che parti debba prendere l’Italia: “Prima di tutto, no alla leadership turca in Libia. Secondo: l’Unione Europea deve svegliarsi.” Sulla posizione nei confronti del governo o delle milizie, Renzi afferma che “noi siamo per il dialogo, abbiamo sempre lavorato in questa dimensione.” Chiudendo sul ministro degli Esteri: “su Di Maio, il giudizio è sospeso. Diamogli tempo.”

Forma o sostanza? Il leader di IV parla del presente e futuro del M5S

“All’interno del M5S stanno litigando, questo è evidente. Io penso di avere il record di insulti presi da Di Maio e potrei rendergliele tutte, ma non mi importa. C’è però bisogno che si capisca che non è il taglio dei vitalizi che cambia le cose, perché vale qualche decina di milioni di euro, mentre in tutto il mondo abbassano le tasse per miliardi di euro. Se vogliamo andare alla sostanza, ci sono 120 miliardi da sbloccare per i cantieri: anziché stare a rincorrere qualche centinaio di euro per uno spot populista, andiamo a sbloccare i cantieri.”

Il Movimento 5 Stelle ha finito la sua parabola. Il M5S, che ha preso il 33%, ha ancora un ruolo da giocare in questo Parlamento. Ma se lo vediamo nella discussione politica, non ha più il consenso di prima, si pecca di doppia morale” riferendosi qui al caso della ministra Azzolina. “Dove si giocherà l’egemonia culturale? Uno, è sicuramente sulla situazione autostrade”.

Su Autostrade, Renzi predica cautela

Su questo punto, la Merlino ricorda la posizione ferma assunta dal premier, che ha parlato di gravissime inadempienze segnalate dall’analisi tecnica. Allorché Renzi ribadisce la sua di posizione: “le regole e le leggi sono cose serie, e vanno rispettate. Perché se per far contento il popolo di Facebook tu strappi il contratto, la gente ti dice ‘bravo’, ma la revoca non la posso decidere io, deve essere giuridicamente provata, o facciamo un regalo enorme a Autostrade“.

“Se M5S e PD andranno insieme per sempre, con un matrimonio per l’eternità, si spiegherà meglio il perché abbiamo fatto Italia Viva. Allora, se Franceschini e Toninelli vorranno fidanzarsi per l’eternità io farò loro gli auguri. Ma Italia Viva non può stare con il M5S per sempre.

Perché IV va contro Emiliano in Puglia

Matteo Renzi spiega anche il perché Italia Viva non sosterrà Emiliano nelle prossime regionali in Puglia e porterà un proprio candidato. “La Puglia di Emiliano è l’emblema culturale del grillismo e quella parte di sinistra che io non amo troppo. Perciò portiamo un altro candidato. In Toscana, invece, ci sarà un riformista, Eugenio Giani del Partito Democratico, e quindi lo sosterremo.”

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L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
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