Meeting Mondiale dei Giovani: alla Fiera del Levante, la Fiera delle Banalità

Pubblicato il 25 Gennaio 2010 alle 15:15 Autore: Redazione
Meeting Mondiale dei Giovani: alla Fiera del Levante, la Fiera delle Banalità

Meeting Mondiale dei Giovani: alla Fiera del Levante, la Fiera delle Banalità

 

Meeting Mondiale del Giovani: alla Fiera del Levante, la Fiera delle Banalità

 

Si è svolto questa settimana a Bari il primo Meeting Mondiale dei Giovani: un progetto…

 

…dell’Agenzia Nazionale per i giovani in collaborazione con la Regione Puglia e il Ministero della Gioventù.

 

Il Meeting avrebbe dovuto concretizzare un ambiziosissimo disegno la cui elaborazione progettuale ha richiesto due anni di tempo e ha visto la partecipazione di un “kick off committe”  di tutto rispetto, che include una moltitudine di partner tra cui l’UNESCO, l’ILO, l’UNHABITAT, l’IDB, la Banca Mondiale e tanti altri.

Si sono trovati a Bari, per prendere parte all’incontro, in millecinquecento tra “esperti di politica internazionale, giornalisti, attivisti e coordinatori di reti nazionali e internazionali, imprenditori, autorità locali e leader indigeni”. Sono arrivati da 163 Paesi diversi (Argentina, Cina, Messico, Korea, Canada ma anche Uzbekistan, Isole Salome, Suriname e Trinidad), oltre tre quarti di tutti i Paesi del mondo, tutti di età compresa tra i 18 e i 30 anni”.

L’agenda dell’evento ha coperto un ventaglio di temi attraverso i quali, secondo gli organizzatori, si è inteso ribadire “l’importanza del contributo dei giovani per affrontare le sfide della sostenibilità in tutti i suoi aspetti: economico, sociale e ambientale”.

Hanno aperto il Meeting  i due direttori (Luca Bergamo e Mauro Rotelli), la prof. Saskia Sassens (docente presso la Columbia University, il cui bell’intervento si può riascoltare direttamente sul sitohttp://www.nimociv.org/), Nichi Vendola e Giorgia Meloni. Il Governatore della Regione Puglia ha parlato di giovani come “acrobati della sopravvivenza”, vittime di una precarietà che “uccide l’immagine del futuro”. Ai politici, dunque, va il compito di “imparare ad ascoltare i giovani che esprimono un diritto fondativo, che è il diritto di immaginare che il futuro non sia la continuazione nevrotica del presente”. Vendola, infine, dedica una riflessione ad un fenomeno imperante della televisione italiana e non: Il Grande Fratello, descritto come “una specie di pedagogia dell’individualismo più stupido e volgare”. Il leader pugliese apostrofa dunque i giovani di Bari, che definisce  “la dimostrazione che le giovani generazioni non possono essere esiliate nella casa del Grande Fratello, perchè voi nella vostra vita e nella vostra esperienza  nella passione per l’ambiente e per la pace, per i diritti umani e per le battaglie di libertà, avete voluto aprire le finestre della vostra casa, avete voluto affacciarvi e soccorrere chi inciampava e dire alla politica che un mondo senza cuore, senza solidarietà, senza fraternità, è un mondo in cui non vale la pena di vivere, voi state costruendo un mondo nuovo”. Un’accozzaglia di belle parole non sempre coerenti, ma sufficientemente infarcite di demagogia da essere in grado di strappare qualche sentito applauso. Giorgia Meloni, che, in questa occasione, non si è distinta né per l’originalità né per le capacità dialettiche, ha toccato brevemente alcuni temi, parlando di globalizzazione, di politica italiana e – ovviamente – incoraggiando ed incitando i partecipanti, definiti più o meno come la crema della gioventù globale.

 

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