Assegno invalidità per malattie cardiache e dell’apparato uditivo. Quando?

Pubblicato il 21 Gennaio 2020 alle 13:01 Autore: Guglielmo Sano

Assegno di invalidità: è possibile percepirlo anche nel caso in cui si è affetti da patologie cardiache e dell’apparato uditivo?

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Assegno invalidità per malattie cardiache e dell’apparato uditivo. Quando?

Assegno di invalidità: è possibile percepirlo anche nel caso in cui si è affetti da patologie cardiache e dell’apparato uditivo? Quali sono le percentuali attribuite a questo tipo di malattie dalle tabelle Inps? Nel 2020, la liquidazione dell’invalidità civile scatta dopo il 74% (al di sotto dei 4.926 euro di reddito annuo). L’invalidità al 100% può comportare l’erogazione della pensione di inabilità civile (soglia di reddito posta a 16.982 euro).

Assegno invalidità: cosa dicono le tabelle Inps sulle patologie cardiache

Per quanto riguarda le malattie cardiache le tabelle Inps relative all’invalidità al lavoro assegnano una percentuale compresa tra il 71% e l’80% per le aritmie gravi e una percentuale compresa tra l’81% e il 100% per le aritmie gravissime. Stessa cosa per quanto riguarda le coronaropatie, le miocardiopatie con insufficienza cardiaca, le valvulopatie, le cardiopatie e le arteriopatie: dal 71% all’80% nei casi gravi, dall’81% al 100% nei casi gravissimi.

Relativamente al trapianto cardiaco complicato, la percentuale assegnata può variare tra il 61% e il 100%. Poi a seconda della gravità del difetto interventricolare può essere assegnata una percentuale di invalidità compresa tra il 71% e il 100%. Anche per il difetto interatriale di grado severo la percentuale assegnata è compresa tra il 71% e il 100% e allo stesso modo per i casi di pericardite cronica. Infine, in caso di aneurisma all’aorta toracica o addominale al quinto stadio viene assegnata una percentuale compresa tra il 71% e l’80%.  

Per quanto riguarda l’invalidità civile e le patologie dell’apparato cardiocircolatorio le tabelle Inps assegnano una percentuale fissa del 60% all’angina pectoris stabile, del 100% per le aritmie gravi con peacemaker, del 25% e del 35% rispettivamente per le cardiopatie aortiche e non aortiche. Scorrendo la tabella, la percentuale fissa assegnata a seconda del grado di stenosi è del 50% o del 75% (tra il 71% e l’80% per i casi meno gravi) e del 100% per la miocardia e le coronopatia gravissima. Nei casi meno gravi di miocardia ci si vedrà assegnata una percentuale di invalidità civile compresa tra il 21% e l’80%, tra l’11 e l’80% per i casi meno gravi di coronopatia. Infine, nei casi di trapianto cardiaco senza complicanze la percentuale è compresa tra il 71% e l’80%.

Assegno invalidità: le tabelle Inps sulle patologie dell’apparato uditivo

La percentuale fissa assegnata dalle tabelle Inps agli acufeni permanenti o sub continui di forte intensità (insorti da più di 3 anni) è pari al 2%, del 5% per le perdite uditive mono e bilaterali pari o inferiori a 275 dB (stessa percentuale per la soglia uditiva a forte pendenza bilaterale). In caso di stenosi, a seconda della gravità, viene assegnata una percentuale dell’11% o del 16%. Le timpanopatia possono vedersi assegnata una percentuale del 15% (monolaterale) o del 30% (bilaterale) e le otiti croniche del 10% (monolaterale) o del 20% (bilaterale). Anche alla lesione del padiglione si assegna una percentuale se rende inapplicabile la protesi acustica: 13% un padiglione lesionato, 21% due padiglioni lesionati. Dell’80% la percentuale assegnata al sordomutismo.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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