Carta Famiglia 2020: domande online a febbraio, come farle da casa

Pubblicato il 23 Gennaio 2020 alle 15:25 Autore: Guglielmo Sano

Nel 2020 cambia la prestazione assistenziale per le famiglie numerose denominata Carta famiglia. Ecco come funziona e chi può richiederla

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Carta Famiglia 2020: domande online a febbraio, come farle da casa

Nel 2020 cambia la prestazione assistenziale per le famiglie numerose denominata Carta famiglia. Introdotta dalla Legge di Bilancio del 2016 ma operativa solo dal 2018 (era gestita a livello locale): permetterà di ottenere sconti e agevolazioni. Ecco come funziona e chi può richiederla.

La “nuova” Carta Famiglia dal primo febbraio 2020

Dal primo febbraio 2020 esordirà la Carta Famiglia; in realtà, non si tratta di un vero e proprio esordio: la prestazione di sostegno al reddito è stata introdotta dalla Legge di Bilancio del 2016 ma resa operativa solo nel 2018. Tra l’altro, la sua gestione era stata affidata ai comuni, il che non sembra averne propiziato la diffusione. Con l’ultima manovra, dunque, la misura è stata modificata, innanzitutto, tagliando il limite Isee, prima fissato a 30mila euro, al di sotto del quale poteva essere inoltrata la domanda.

Inoltre, per decisione del governo Conte I però (non su disposizione della Finanziaria per l’anno in corso), sono stati modificati anche i requisiti legati alla cittadinanza dei beneficiari. La prestazione sarà dedicata esclusivamente ai cittadini italiani e comunitari residenti in Italia, restano esclusi quindi i cittadini extra-comunitari anche se titolari di permesso di soggiorno di lungo periodo. Fondamentale, infine, precisare che la Carta famiglia sarà riservata alle famiglie numerose, cioè ai nuclei familiari con almeno 3 figli i quali non abbiano superato i 26 anni di età.

In cosa consiste il beneficio?

La Carta famiglia non prevede l’erogazione di un sussidio economico diretto; chi se la vedrà concedere (non solo il titolare ma tutta la sua famiglia) potrà usufruire di sconti nei punti vendita aderenti all’iniziativa. I vari negozi, di cui ancora non è disponibile una lista, possono esporre due tipi di “bollini”: quello di “amico della famiglia” che comunica la presenza di sconti pari al 5% del prezzo di listino e quello di “sostenitore della famiglia” che invece segnala la presenza di sconti pari o superiori al 20% del prezzo originario. Per fare richiesta si dovrà svolgere una procedura completamente online: la relativa piattaforma, assicurano dal Ministero della Famiglia, sarà pronta a stretto giro.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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