Intervista al consigliere regionale lombardo Fabrizio Cecchetti (Lega Nord)

Pubblicato il 17 Febbraio 2010 alle 10:30 Autore: Fabio Ronchi
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Fabrizio Cecchetti è consigliere regionale della Lega Nord in Lombardia. Eletto nel 2005, ha presieduto da allora la I Commissione Programmazione e Bilancio della Regione Lombardia.

CECCHETTI Intervista al consigliere regionale lombardo Fabrizio Cecchetti (Lega Nord) Consigliere Cecchetti, lei competerà anche per le prossime elezioni regionali?

 

Le candidature verranno ufficializzate solo il 27 febbraio. Ho dato la mia disponibilità al movimento per proseguire il percorso intrapreso 5 anni fa.

 

Può ricordarci qualche provvedimento approvato dalla Commissione che ha presieduto durante questa legislatura?

 

Per il 2010, la Commissione Bilancio della Regione Lombardia ha approvato un bilancio di previsione di 23 miliardi di euro. 14,8 miliardi sono destinati alla sanità e 1 miliardo e mezzo è destinato alla spesa socio-sanitaria. 136 milioni di euro vanno alla competitività e 23,5 milioni alla sicurezza. 1 miliardo e 200 milioni è destinato al settore Ambiente, Territorio e Infrastrutture: buona parte, oltre 970 milioni di euro sono destinati al trasporto pubblico locale. Nonostante la crisi, la Regione Lombardia è riuscita a mantenere un grande impegno negli investimenti senza ricorrere all’aumento della pressione fiscale. Tra le novità c’è l’istituzione di un fondo di 1 miliardo e 200 milioni di euro per riuscire a far fronte alle nuove emergenze che dovessero presentarsi nel corso del prossimo anno per gli effetti della crisi. Si tratta di risorse che riguardano sostegni alla persona, ammortizzatori sociali, imprese, capitale umano e aiuti per l’accesso al credito.

 

Nella storia delle elezioni regionali lombarde, la Lega Nord non ha mai superato il 20% di consensi. Nel 1990 il movimento si è fermato al 18,9%, nel 1995 ottenne il 17,6% e nelle ultime tornate elettorali, 2000 e 2005 si è attestata tra il 15 e il 16%. Ritiene che la Lega Nord possa abbattere la soglia del 20% nelle elezioni regionali di marzo?

 

Dopo anni di difficoltà, a partire dalle elezioni politiche del 2008 il trend elettorale si dimostra positivo e in crescita costante; pertanto ritengo possibile superare la quota del 20% in Lombardia e rafforzare la nostra presenza in Consiglio regionale. Oltre alla crescita che ci viene accreditata nei sondaggi, sensazioni positive provengono dagli incontri pubblici e i mercati che la Lega presidia con costanza. Si tratta senza dubbio di un indicatore a cui noi della Lega prestiamo molta più attenzione.

 

Come si spiega, a suo giudizio, la terza ondata leghista, dopo quella del 1992 e del 1996, che è iniziata nell’aprile 2008 e pare non arrestarsi?

 

La chiave principale per spiegare l’affermazione della Lega è il suo legame con il territorio. Attraverso un lavoro capillare che i militanti insieme agli esponenti politici effettuano quotidianamente, la Lega viene percepita dai cittadini come un punto di riferimento con cui dialogare per la risoluzione dei problemi del territorio. Questo aspetto si aggiunge alla crescente presa di coscienza da parte dell’elettorato che i dirigenti della Lega hanno sviluppato delle buone capacità di governo. L’azione del Ministro Maroni per ciò che concerne la Sicurezza ne è la migliore dimostrazione.

 

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