Anticipo TFS statali: aggiornamenti a inizio febbraio 2020

Pubblicato il 11 Febbraio 2020 alle 13:04 Autore: Daniele Sforza

Anticipo Tfs per i dipendenti statali: si attendono novità e aggiornamenti a riguardo. Ecco cos’ha detto il ministro per la PA Fabiana Dadone.

Salvadanaio
Anticipo TFS statali: aggiornamenti a inizio febbraio 2020

I dipendenti statali sono in attesa di novità e aggiornamento sull’argomento anticipo Tfs: a darli, in questo inizio di febbraio 2020, è il ministro per la Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone, che su Facebook ha scritto un post che rimanda al suo sito incentrato su un aggiornamento relativo alla questione. Ecco cos’ha detto il ministro a proposito di anticipo Tfs per i dipendenti statali.

Anticipo Tfs statali: “Ancora poco e ci saremo”, parla Dadone

Molte persone stanno scrivendo al ministro per la PA, curiose di sapere accade e quali sono gli ultimi aggiornamenti sull’argomento, visto che non se ne parla da molto tempo. “Ci tengo a dare un aggiornamento alle tante persone che mi scrivono per avere novità sull’anticipo del Tfs. Abbiamo trasmesso lo schema di decreto al Consiglio di Stato e siamo in attesa di ricevere dal Ministero dell’Economia la bollinatura della relazione tecnica di accompagnamento”. Ancora poco e ci saremo, scrive il ministro, che informa come in questo momento si stia definendo “l’accordo quadro con Abi (l’associazione delle banche italiane), Inps e lo stesso dicastero dell’Economia per tutelare chi sceglierà di accedere al Tfs/Tfr anticipato con tassi agevolati, affinché, combinati alla misura di detrazione fiscale già riconosciuta, non vi siano aggravi”.

Anticipo Tfs: “PA indebolita dai governi precedenti”

La Dadone ci tiene però a precisare alcuni aspetti per inquadrare meglio la questione. Cita così il governo di centrodestra e quello tecnico che lo ha succeduto e che hanno entrambi colpito duramente il pubblico impiego. In particolar modo uno dei loro focus è stato proprio il Tfs/Tfr, e tra il 2010 e il 2012 “hanno segnato una grave discriminazione tra pubblico e privato, perché i dipendenti pubblici non vi accedono prima di 24 mesi e, a bocce ferme, nei casi di Quota 100, si sarebbe arrivati addirittura a cinque anni”. Il risultato è stato un indebolimento della Pubblica amministrazione, determinato anche dal blocco delle assunzioni e della formazione. “Hanno svilito il lavoro pubblico con lo stop alla contrattazione e poi ancora lo hanno dipinto quale mero bacino di furbetti dediti a intascare uno stipendio sicuro senza offrire prestazioni e servizi”.

Il ministro non ci sta e difende i lavoratori statali, che in questi anni, tra molte difficoltà, hanno continuato a supportare imprese e cittadini. La Dadone riconosce anche che c’è ancora molto da fare, ma l’attuazione della misura di anticipo del Tfs/Tfr a tassi agevolati sarà già “un passo importante”.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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