Sondaggi elettorali SWG, male Italia Viva, solo al 3,2%, su FdI

Dopo alcuni dati in controtendenza nelle ultime rilevazioni, i sondaggi elettorali di Swg questa settimana mostrano una ripresa netta delle tendenze in atto da alcuni mesi. Tra queste un calo ulteriore della Lega, che prima Swg vedeva resistere su livelli più alti di altri istituti, nonché il declino di Italia Viva, addirittura superata dalla Sinistra. Non ha giovato a Renzi il braccio di ferro con Conte e soprattutto il sospetto di una intesa con il centrodestra.

Non riesce ad avanzare neanche il PD, tuttavia. Mentre come è da diverso tempo chi appare nella migliore posizione è sempre Fratelli d’Italia, che continua a rafforzarsi, sottraendo consensi alla Lega e avvicinandosi al Movimento 5 Stelle, da cui dista ormai meno di due punti.

Ma vediamo i dati dei sondaggi elettorali, svolti tra il 26 febbraio e il 2 marzo, con metodologia CATI-CAWI-CAMI su 1200 soggetti

Sondaggi elettorali SWG, il PD torna sotto il 20%

La Lega, sempre al primo posto, lascia però sul terreno uno 0,4% e scende al 30,9%. Anche il principale avversario il PD, tuttavia arretra, andando al 19,9% perdendo due decimali.

Il Movimento 5 Stelle nel frattempo interrompe la caduta rimbalzando di uno 0,3%. È ora al 13,7%, una percentuale comunque bassissima vista la sua storia recente.

Stesso piccolo rimbalzo anche per Forza Italia, che va dal 5,4% al 5,7%. Il risultato più positivo, lo abbiamo detto, è quello di Fratelli d’Italia, che avanza del 0,8%, e si porta al 12,1%, ora solo l’1,6% in meno del Movimento 5 Stelle.

È sorpasso per Sinistra/MDP, che guadagnando tre decimali va al 3,6% superando una Italia Viva in crisi, che perde ben il 0,6% in una settimana e scivola al 3,3%, un minimo per il partito di Renzi.

Dietro tra i partiti più piccoli altri cali. Azione va dal 3,1% al 2,8%, mentre si i Verdi che +Europa perdono un decimale e vanno rispettivamente al 2,2% e 2,1%. Stesso calo per Cambiamo!, ora all’1,2%, mentre i partiti sotto l’1% salgono al 2,6%.

Aumenta la potenziale astensione, dal 37% al 40%

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