Corona ultime notizie: picco rimandato di due settimane, parla Borrelli

Pubblicato il 21 Marzo 2020 alle 12:39 Autore: Guglielmo Sano

Corona ultime notizie, picco dell’epidemia: il capo della Protezione civile Borrelli ipotizza che potrebbe essere raggiunto tra fine marzo e inizio aprile

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Corona ultime notizie: picco rimandato di due settimane, parla Borrelli

Corona ultime notizie: per ora non ci sono certezze a proposito del picco dell’epidemia, tuttavia, il capo della Protezione civile Angelo Borrelli ha ipotizzato che potrebbe essere raggiunto tra fine marzo e inizio aprile.

Corona ultime notizie: picco tra due settimane?

Nel corso di un’intervista rilasciata alla trasmissione I Lunatici di Radio 2 ieri, venerdì 20 marzo 2020, il capo della Protezione civile ha affermato, senza sbilanciarsi più di tanto in realtà, che “il picco non arriverà la prossima settimana ma quella dopo”. In sostanza, secondo una previsione ragionevolmente ottimistica, visti gli sforzi messi in atto dalla stragrande maggioranza della popolazione in questi giorni per contenere la diffusione del nuovo coronavirus, il picco dell’epidemia, ovvero la sua massima espansione prima del progressivo calo dei positivi, potrebbe essere raggiunto tra il 30 marzo e il 5 aprile.

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Tutte le ipotesi finora si sono rivelate errate

In teoria, alcuni calcoli – quelli del governo, per esempio -che si basavano sul numero dei contagi fino all’11 marzo, prevedevano il raggiungimento del picco tra il 18 e il 19 marzo; da lì in poi il numero dei casi si sarebbe andato via via riducendo fino a quasi azzerarsi intorno al 29 aprile. Altri studi, invece, ponevano il raggiungimento del picco ei contagi tra il 23 e il 25 marzo. È chiaro che in entrambi i casi le proiezioni si sia rivelate errate.

Sul punto sono intervenuti numerosi esperti tra cui anche quelli della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit); questi ultimi in una nota hanno scritto, precisando innanzitutto come la crisi non sia comunque destinata a esaurirsi in tempi brevi, che serviranno almeno “3 mesi dal momento dell’applicazione di determinate regole” per riassaporare in qualche modo la “normalità”. Detto ciò, posto che il raggiungimento sarà il punto di svolta, per così dire, di questa difficile situazione, non bisogna illudersi sul fatto che una volta toccato la situazione diventi immediatamente più semplice.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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