Quando si può uscire di casa e dal comune di residenza. Domande e risposte

Pubblicato il 24 Marzo 2020 alle 13:06 Autore: Guglielmo Sano

Uscire di casa e dal proprio comune di residenza: in quali casi si può ottenere una deroga delle limitazioni imposte dal contenimento del Covid 19

Porta girevole
Quando si può uscire di casa e dal comune di residenza. Domande e risposte

Emergenza coronavirus: gli italiani sono di fatto obbligati a rimanere dentro casa, quindi, ad uscire soltanto in casi di eccezionale e comprovata urgenza o gravità. Le limitazioni legate alla diffusione dei contagi da Covid 19 riguardano naturalmente anche gli spostamenti da comune a comune.

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Uscire di casa e dal comune di residenza: motivi di salute

Una disamina dei vari casi in cui è possibile, o almeno si può ragionevolmente supporre che lo sia andando a esaminare gli ultimi provvedimenti governativi, uscire dal proprio comune di residenza è stata pubblicata dal Sole 24 Ore. Secondo quanto ricostruito dal quotidiano economico, è di certo consentito spostarsi da un comune all’altro per sottoporsi a una visita medica. Sulla stessa linea è possibile andare a trovare un parente prossimo ricoverato in ospedale per un intervento chirurgico.

Inoltre, si può accompagnare una donna incinta ad una visita ginecologica ma non è consentito di fatto accompagnare a un consulto medico una persona autosufficiente (anche se non ha la patente di guida o un mezzo proprio). Sembrano non rientrare tra i casi urgenti che giustificano lo spostamento da un comune a un altro le visite veterinarie (se nel proprio comune c’è un veterinario).

Meccanico, computer, supermercati e badanti

Ovviamente è consentito spostarsi verso un altro comune se nel proprio non ci sono supermercati. Invece, resta in dubbio la possibilità di spostarsi per andare a recuperare la macchina da un meccanico che si trova in un comune diverso da quello di residenza: anche se si lavora da casa, infatti, potrebbe servire per andare a fare la spesa. Più o meno simile il caso di una persona che debba andare a riprendere il proprio Pc dal tecnico che si trova in un altro comune: entrambi i casi pare non rientrino tra quelli di massima urgenza.

Detto ciò, possono sempre spostarsi da un comune all’altro le persone, badanti comprese, che assistono una persona non autosufficiente. In alcuni casi anche spostarsi da un comune all’altro per andare a trovare un familiare over 65 è consentito (per esempio, se quest’ultimo ha difficoltà a fare la spesa e non ha la possibilità di farsela portare a domicilio). Infine, sembra essere sempre consentito, previa dimostrazione di accordo tra le parti, andare a trovare i figli per un genitore divorziato se l’altro abita in un altro comune.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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