Reddito di cittadinanza, Renzi: non possiamo vivere di sussidi

Pubblicato il 1 Aprile 2020 alle 17:38 Autore: Giuseppe Spadaro

Reddito di cittadinanza non è la soluzione per Renzi: “La ripartenza è nelle mani dell’Italia, non è colpa dell’Europa, e l’Italia ce la può fare”.

Matteo Renzi in giacca e cravatta durante un incontro pubblico
Reddito di cittadinanza, Renzi: non possiamo vivere di sussidi

L’emergenza Coronavirus ha inevitabilmente un impatto diretto sul dibattito politico. Nel solco della maggioranza di governo Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ha già avuto modo di dissentire dall’esecutivo guidato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Ed è tornato a farlo in queste ore.

Renzi: non voglio che l’Italia viva di Reddito di cittadinanza

Nella sua ultima dichiarazione l’ex premier e segretario del PD Renzi ha fatto riferimento al reddito di cittadinanza, misura già fortemente criticata nei mesi scorsi in quanto ritenuta misura eccessivamente assistenzialista. Così rispetto all’emergenza sanitaria ed economica legata ai contagi da COVID-19 Renzi ha rilanciato: “A Firenze dopo la peste c’è stato il Rinascimento, quindi ci sarà un momento bello, però nel mezzo ci sono due anni in cui non voglio che l’Italia viva di reddito di cittadinanza, perché se fa così le nostre aziende verranno acquisite per due soldi da soggetti stranieri o chiuse”.

Inoltre sempre ai microfoni di ‘Radio anch’io’ in onda su Radiouno Rai Renzi ha aggiunto: “La ripartenza è nelle mani dell’Italia, non è colpa dell’Europa, e l’Italia ce la può fare, però bisogna muoversi ora e non aspettare che passi la nottata. Attenzione – ha messo in guardia l’ex premier – a dare all’Europa la colpa di tutto, l’Europa ha liberato con la Banca centrale europea le risorse per cui lo spread non schizza a 600, l’Europa ha tolto quelle regole sul Patto di stabilità che quando fui al governo furono la mia croce”.

La linea di Renzi

Niente dunque Reddito di cittadinanza e men che meno reddito di emergenza proposto da Beppe Grillo come soluzione per superare la crisi. Questa la linea di Renzi. Nei giorni scorsi le divergenze con la maggioranza che sostiene il governo Conte (oltre ad Italia Viva ne fanno parte Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e Liberi e Uguali) si sono concentrate sulla fine della quarantena (qui un nostro articolo sullo stesso argomento). Per Renzi dopo il 3 aprile si dovrebbe concedere la possibilità a molti settori produttivi di ripartire pur osservando molte delle cautele che abbiamo imparato a conoscere in queste ultime settimane. “Non possiamo restare chiusi in casa per anni ma dobbiamo trovare un modo per uscire in sicurezza e lavorare rispettando le regole. Per farlo bene, bisogna evitare gli errori fatti durante l’emergenza sanitaria. E dunque bisogna organizzarsi e prevedere, non solo rincorrere. Perché per me la politica è proposta coraggiosa, non sondaggismo esasperato. Mi critichino pure, ma almeno si confrontino sulle idee!” sono state le parole di Renzi nella sua enews.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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