Cosa si può fare a Pasqua e divieti per coronavirus in Italia

Pubblicato il 11 Aprile 2020 alle 12:30 Autore: Guglielmo Sano

Weekend di Pasqua blindato è quello che attende gli italiani per via dell’emergenza coronavirus: nessun allentamento alle restrizioni e maggiori controlli

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Cosa si può fare a Pasqua e divieti per coronavirus in Italia

Un weekend di Pasqua sostanzialmente blindato è quello che attende gli italiani per via dell’emergenza coronavirus. Nessun allentamento delle restrizioni in vista delle festività, al contrario, è stato previsto un aumento sensibile dei controlli da parte degli organi di polizia.

Pasqua: non vanificare gli sforzi

Nessuna deroga alle limitazioni imposte per il contenimento dei contagi: attesa anche una stretta sui controlli agli spostamenti per questo weekend di Pasqua su ordine del Ministero dell’Interno. Quindi, nonostante le belle giornate, non si potranno effettuare spostamenti verso località turistiche e neanche verso la propria seconda casa dato che è proibito allontanarsi dal proprio domicilio in questo momento.

Ovviamente, non si potrà andare nemmeno al mare, al lago, al fiume, così come resta posto il divieto a recarsi in parchi ed aree verdi di ogni genere e tipo: insomma, niente gita in barca, niente pic-nic o grigliate all’aperto. Sempre per via delle limitazioni imposte agli spostamenti e agli assembramenti non ci si potrà allontanare dal proprio domicilio neanche per andare a trovare parenti e amici.

Le chiese saranno aperte ma non verranno celebrate le funzioni religiose (sempre per evitare assembramenti). Anche i negozi di alimentari e i supermercati saranno chiusi domenica e lunedì in molte parti del paese (resteranno aperte solo le farmacie e, domenica mattina, anche le edicole): d’altra parte, in alcune regioni è consentita la consegna a domicilio (in Sicilia e Campania è permessa solo alle pasticcerie).

Cosa si rischia per l’inosservanza delle norme

Se, al momento del controllo, chi è fuori di casa non ha un buon motivo da dichiarare tramite modulo di autocertificazione rischia una multa tra i 400 e i 3mila euro (l’importo è ancora più alto in alcune regioni, come in alcuni comuni della riviera ligure, per chi viola le norme). Tra l’altro, per la dichiarazione del falso in autocertificazione si rischia anche il carcere da uno a sei anni.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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