Cosa succederà il 4 maggio 2020 in Italia dopo la fine del lockdown

Pubblicato il 22 Aprile 2020 alle 10:11 Autore: Guglielmo Sano

4 maggio 2020: è il giorno indicato dal Presidente del Consiglio Conte come termine della quarantena imposta al paese. Cosa succederà dopo?

Mascherina
Cosa succederà il 4 maggio 2020 in Italia dopo la fine del lockdown

4 maggio 2020, una data che tutti gli italiani ricorderanno a lungo, infatti, è il giorno indicato dal Presidente del Consiglio Conte come termine della quarantena imposta al paese per contenere l’emergenza sanitaria legata ai contagi da nuovo coronavirus.

4 maggio 2020: non sarà un “rompete le righe”

“A partire dal quattro maggio si può iniziare a rilassare alcune misure, misurare ciò che avviene e fare un passettino in più settimana dopo settimana monitorando sempre ciò che succede. Rimane però il dato che grandi assembramenti in spazi ristretti, chiusi o all’aperto, sono una realtà che non possiamo immaginare consentita“ha detto durante una recente intervista radiofonica il Presidente dell’Istituto Silvio Brusaferro lasciando trapelare gli stessi intendimenti che provengono anche da Palazzo Chigi. Insomma, il 4 maggio 2020 non coinciderà con una sorta di rompete le righe: un vero e proprio ritorno alla normalità pare che non potrà avvenire prima della realizzazione di un vaccino contro il nuovo coronavirus.

Come procederà l’allentamento?

Nel suo ultimo discorso tenuto in Parlamento ha precisato gli assi del programma governativo di riapertura progressiva del paese: come era facile aspettarsi, la ripartenza sarà all’insegna del distanziamento di sicurezza, dei dispositivi di protezione individuale e in particolare delle mascherine. Altre parole chiave sono potenziamento dei servizi di prevenzione e monitoraggio delle Rsa, strutture ospedaliere dedicate specificatamente al Covid in tutte le regioni, utilizzo di tamponi e test sierologici e mappatura dei contagi grazie all’app Immuni. Pare di capire allora che le restrizioni sì subiranno un allentamento ma questo riguarderà soprattutto la preservazione del tessuto produttivo. In sostanza, sembra che ben poco cambierà per il tempo libero (anche se è probabile che venga fatto un tentativo per salvare il turismo consentendo in qualche modo le vacanze degli italiani) mentre – facendo di tutto per evitare una nuova impennata di contagi – si farà ripartire l’industria e il commercio.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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