Prezzo petrolio: valore e quotazione al 28 aprile 2020. Il calo

Pubblicato il 28 Aprile 2020 alle 14:12 Autore: Guglielmo Sano

Prezzo petrolio: il prezzo del greggio continua a rimanere a livelli bassissimi, ecco le quotazioni di Wti e Brent per oggi martedì 28 aprile 2020

Trivella petrolifera
Prezzo petrolio: valore e quotazione al 28 aprile 2020. Il calo

Prezzo petrolio: il prezzo del greggio continua a rimanere a livelli bassissimi, ecco le quotazioni odierne di Wti e Brent.

Prezzo petrolio: ecco le quotazioni di Wti e Brent al 28 aprile 2020

In questo momento il petrolio Wti (americano) è quotato tra 10 e 11, invece, le quotazioni del petrolio Brent (europeo) si aggirano attualmente tra il 22 e il 23. Di fronte a queste cifre parlare di crollo è anche riduttivo; la situazione non sembra destinata a migliorare nel breve periodo: si annuncia un’altra difficile settimana per gli investitori che hanno scelto di puntare sul greggio.

Grafico quotazioni petrolio
Fonte: Investing.com
Quotazioni petrolio Brent
Fonte: Investing.com

I motivi del crollo

Prezzi petrolio: sono diversi i motivi che stanno alla base di questo ribasso praticamente senza precedenti che, d’altro canto, sembra aver addirittura imboccato la strada del peggioramento. Innanzitutto, è possibile annoverare l’aumento delle scorte degli stati, quindi, il fatto che il blocco degli spostamenti imposto da un punto all’altro del pianeta per via della pandemia di coronavirus fa legittimamente temere per la futura domanda di greggio. In pratica, ce ne potrebbe essere di più, molto di più, di quanto effettivamente ne servirà nei prossimi mesi.

Prezzo petrolio: valore e quotazione a fine aprile 2020 in negativo

In questo senso, il Wti sta subendo le conseguenze maggiori per tali preoccupazione quando il Brent sta sostanzialmente tenendo (con le dovute proporzioni rispetto a tempi “normali”). Non è riuscito a mettere una toppa a questa situazione nemmeno l’accordo sui tagli alla produzione raggiunto dall’Opec, l’organizzazione che raggruppa i paesi produttori di petrolio, che entrerà in vigore a partire dal primo di maggio. A complicare la situazione sul mercato azionario anche la scelta dell’Us Oil Fund, un fondo da ben 3 miliardi di dollari, che ha scelto di “vendere” le sue posizioni per tutto il mese di giugno per cominciare a puntare su scadenze più sul lungo periodo a partire da luglio.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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