Ristoranti e barbieri: nuove regole dal 18 maggio? La guida del governo

Pubblicato il 12 Maggio 2020 alle 09:45 Autore: Daniele Sforza

In arrivo nuove regole per attività come ristoranti e barbieri al fine di consentire in sicurezza la riapertura anticipata al 18 maggio. Le linee guida.

Ristoranti e barbieri
Ristoranti e barbieri: nuove regole dal 18 maggio? La guida del governo

Nuove regole in arrivo per ristoranti, barbieri e parrucchieri, tutte attività che avrebbero dovuto riaprire il 1° giugno, ma che dopo le pressioni di diverse regioni nei confronti del governo potranno riaprire due settimane prima in alcuni territori. Questo è quanto è stato deciso ieri sera, lunedì 11 maggio 2020, durante un confronto tra governo e regioni in videoconferenza (per ulteriori dettagli leggete questo articolo). Nuove regole stringenti per queste attività, il ritorno all’ordinarietà è subito da dimenticare. Il Comitato tecnico scientifico sta redigendo le linee guida e già circolano indiscrezioni a riguardo, in attesa dell’ufficialità. Coinvolte nel rispetto delle nuove disposizioni, che saranno molto stringenti, oltre 336 mila imprese. Non faranno parte di questo giro piscine, palestre, cinema e teatri, dove gli afflussi di persone e gli assembramenti risultano il core di queste attività.

Ristoranti e barbieri: riaperture anticipate al 18 maggio, ma non ovunque

Bar, ristoranti, parrucchieri, barbieri, forse anche centri estetici riapriranno quasi in tutta Italia, ma probabilmente non ancora in Lombardia e Piemonte, a oggi le due regioni più colpite dall’epidemia. In questi territori le attività potrebbero riaprire il 1° giugno, come originariamente preventivato. Le riaperture saranno dunque consentite nelle altre Regioni a partire dal 18 maggio, con la consapevolezza che in caso l’andamento epidemiologico dovesse peggiorare o fornire risultati negativi, sarebbero ordinate tempestivamente le relative chiusure.

Come sarà andare al ristorante

Le attività maggiormente penalizzate dalla ripresa saranno certamente i ristoranti, che dovranno evitare afflussi numerosi di persone, operando un distanziamento più ampio tra i tavoli, con conseguente minore afflusso di persone e quindi di entrate. Sarà dunque stabilito, così come nei bar, un “limite di capienza predeterminato“, con “uno spazio non inferiore a 4 metri quadri per ciascun cliente“, a meno che non siano installate barriere in plexiglass. Tra i commensali dovrebbe essere garantita la distanza di un metro, mentre si parla ancora della distanza di 4 metri tra un tavolo e l’altro (che limiterebbe considerevolmente la sopravvivenza di alcune attività).

Possibile la prenotazione obbligatoria, al fine di evitare assembramenti fuori dai locali. In una fase iniziale saranno privilegiati spazi all’aperto, poiché l’utilizzo dell’aria condizionata è ancora allo studio (potrebbe essere un veicolo letale per il contagio del virus). Non ci saranno i buffet, mentre sarà obbligatorio indossare le mascherine quando non si mangia. In diversi punti del locale gli esercenti dovranno mettere a disposizione della clientela dei prodotti di igienizzazione e a fine servizio sarà indispensabile igienizzare ogni superficie. Chi non si atterrà alle nuove regole rischia la chiusura dell’attività.

Barbieri, parrucchieri, centri estetici… nuove regole in arrivo

Per barbieri, parrucchieri e centri estetici, potrà entrare un solo cliente alla volta e anche qui la prenotazione sarà obbligatoria per evitare assembramenti. Sia i clienti sia i dipendenti saranno tenuti a indossare guanti e mascherine, mentre gli strumenti utilizzati dovranno essere sanificati dopo ogni utilizzo. In ogni caso, per i locali le cui dimensioni sono inferiori ai 25 metri quadri sarà consentito l’ingresso di un solo cliente per volta, e negli stessi locali dovranno essere indicati dei percorsi di entrata e di uscita. Nei negozi di abbigliamento sarà possibile provare dei vestiti indossando mascherine e guanti, mentre è obbligatoria la sanificazione quotidiana dei locali.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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