Cedolare secca 2020: calcolo acconto, ecco come si fa

Pubblicato il 15 Maggio 2020 alle 13:18 Autore: Guglielmo Sano

Cedolare secca 2020: quale metodo bisogna utilizzare per calcolare l’acconto? Sono state introdotte delle novità a seguito della crisi sanitaria

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Cedolare secca 2020: calcolo acconto, ecco come si fa

Cedolare secca 2020: quale metodo bisogna utilizzare per calcolare l’acconto? Il riferimento normativo da tenere presente è l’articolo 20 del Decreto numero 23 dell’8 aprile.

Cedolare secca 2020: si può utilizzare il metodo previsionale

Cedolare secca 2020: per quest’anno, a seguito dell’emergenza coronavirus e delle riduzioni del reddito imponibile che molti contribuenti potrebbero subire a causa di questa è stata prevista la possibilità, con il decreto di cui si diceva prima, di versare gli acconti dovuti utilizzando il metodo “previsionale” e non quello “storico”. Una chiara agevolazione per chi ha scelto l’opzione al momento di registrare un contratto relativo a un bene immobile. D’altra parte, bisogna ricordare che tale possibilità è valida esclusivamente se l’importo versato non risulti inferiore all’80% della somma che risulterebbe dovuta sulla base della dichiarazione dei redditi e dell’Irap relativa al periodo di imposta in corso.

Come effettuare il calcolo dell’acconto?

È possibile trovare online diverse applicazioni web che consentono di calcolare l’acconto della Cedolare Secca 2020. Uno dei più semplici da utilizzare è fornito sul sito avvocatoandreani.it. In teoria, il format è tarato per il calcolo secondo il metodo storico: in pratica, si deve inserire l’importo calcolato sui redditi da locazione percepiti nel 2019 per come risultano dal rigo Rb11 col.3 del Modello Redditi. Tuttavia, la web app consente anche di fare un calcolo dell’acconto utilizzando il metodo previsionale: in questo casa basta inserire l’importo che, appunto, si prevede di versare in base ai canoni incassati nel 2020 tenendo presente l’aliquota vigente per quest’anno. Una volta inserita la cifra, il sistema restituirà il totale da pagare ma anche le singole rate, con relative scadenze e codice tributo da utilizzare nel modello F24. Indicando anche l’importo della prima rata poi si avrà l’importo della seconda come differenza tra acconto complessivo e quanto già versato.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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