Bonus 1000 euro: calcolo calo fatturato, ecco come si effettua

Pubblicato il 18 Maggio 2020 alle 12:50 Autore: Daniele Sforza

Per ottenere il bonus 1000 euro sarà necessario attestare un calo del fatturato nel secondo bimestre 2020 rispetto al 2019. Ecco come fare.

Bonus 1000 euro calcolo calo fatturato
Bonus 1000 euro: calcolo calo fatturato, ecco come si effettua

Le partite Iva che hanno fatto domanda del bonus 600 euro, noto anche come Indennità Covid-19, dal 1° aprile in poi, riceveranno in automatico un bonus dello stesso importo anche per il mese di aprile (che sarà erogato a maggio). Ci sarà poi un altro bonus 1000 euro, ma solo per alcuni lavoratori, ovvero per tutti quelli che sapranno dimostrare un calo del fatturato di almeno il 33% nel secondo bimestre 2020 (marzo-aprile) rispetto allo stesso periodo del 2019.

Bonus 1000 euro: servirà autocertificazione

Ricapitolando, il bonus 1000 euro di maggio sarà riservato ai liberi professionisti non iscritti ad altre forme previdenziali differenti dalla gestione separata Inps, che a causa del Covid-19 hanno subito un calo del fatturato di almeno 1/3. Ciò dovrà essere attestato tramite apposita autocertificazione, che servirà allegare alla domanda per ottenere il beneficio (non sarà erogato in automatico, ma andrà presentata nuova richiesta). Dopo aver presentato la domanda saranno effettuati i relativi controlli.

Bonus 1000 euro: come calcolare il calo del fatturato

Come abbiamo scritto, il bonus 1000 euro non sarà erogato a tutti indiscriminatamente, ma solo a quei lavoratori che hanno avuto un calo del fatturato nei mesi di marzo e aprile 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019. Il calo del fatturato deve essere di almeno il 33%. Per calcolare questo calo sarà necessario analizzare la differenza tra ricavi e compensi percepiti e le spese sostenute nel periodo interessato e nell’esercizio dell’attività, incluse le quote di ammortamento eventuali.

Poi ci saranno i controlli

L’Inps inoltrerà all’Agenzia delle Entrate i dati identificativi dei lavoratori che hanno fatto domanda del bonus presentando l’apposita autocertificazione. L’AdE si occuperà dunque di verificare la correttezza dei requisiti e confermerà o rigetterà la legittimità dell’istanza, comunicato all’Istituto di previdenza i risultati riscontrati.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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