No B-Day 2: il Popolo Viola un anno dopo

Pubblicato il 27 Ottobre 2010 alle 23:20 Autore: Francesca Petrini
No B-Day 2: il Popolo Viola un anno dopo

La manifestazione si conclude quindi con un plauso rivolto praticamente a tutti i partecipanti e noi, cittadini attenti, torniamo a casa nell’indifferenza quasi totale dei media e con tante domande ancora irrisolte nella testa: la società civile si è realmente organizzata nel rispetto del principio democratico e pluralista? La vox populi, ontologicamente non cristallizzata nelle sue mille sfumature e complessità, è stata forse strumentalizzata da parte di interessi di gruppi settoriali, partitici o meno? È possibile parlare di “movimento del Popolo Viola” e suo programma d’azione laddove una sua parte fondamentale, costituita dai gruppi locali, si è auto-esclusa dal partecipare all’evento? L’unico punto che appare certo è la costituzione di un grande contenitore tra le cui pareti si confrontano gruppi ed associazioni che, sebbene per definizione si qualifichino in senso anti-politico, paiono invece avere un impatto non trascurabile sul mondo politico e proporsi quasi alla stregua di una vera e propria alternativa politica.

 

Per commentare su questo argomento clicca qui!

L'autore: Francesca Petrini

Dottoranda in Teoria dello Stato e istituzioni politiche comparte, si è laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali ed ha conseguito il titolo di Master di II livello in Istituzioni parlamentari per consulenti d´Assemblea.
Tutti gli articoli di Francesca Petrini →