Pensioni ultime notizie: Quota 100 e Partita Iva compatibili? La risposta

Pubblicato il 28 Maggio 2020 alle 08:27
Aggiornato il: 24 Giugno 2020 alle 23:13
Autore: Daniele Sforza

Pensioni ultime notizie: Quota 100 è compatibile con il possesso di partita Iva? Ecco cosa bisogna sapere sul tema e sulla possibile compatibilità.

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Pensioni ultime notizie: Quota 100 e Partita Iva compatibili? La risposta

Pensioni ultime notizie: in tempi di incertezza economica, o per sollevare qualche soldo in più, è possibile che anche i pensionati si rimettano al lavoro. Tuttavia, non tutti possono farlo, dipende dalla soluzione di pensionamento che hanno scelto. Chi è uscito dal mondo del lavoro con Quota 100, ovvero con minimo 62 anni di età e 38 anni di contributi, ad esempio, non potrà continuare a lavorare come titolare di partita Iva. Gli unici redditi cumulabili ammessi sono quelli relativi alla collaborazione occasionale, con una soglia annua che non deve superare i 5.000 euro lordi.

Pensioni ultime notizie: Quota 100 e partita Iva incompatibili

E se un pensionato con Quota 100 avesse una partita Iva ma guadagnasse molto poco, mettiamo proprio una somma al di sotto di quella soglia dei 5.000 euro? Non importa, perché possedere una partita Iva gli pregiudicherebbe comunque l’accesso a Quota 100. Come ricorda la Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, “qualsiasi attività lavorativa, autonoma, dipendente o imprenditoriale esercitata comporta dopo la decorrenza della pensione in Quota 100 la perdita delle rate di pensione in ogni anno d’imposta in cui si viola il divieto di cumulo”. Come anticipato, fanno eccezione solo i redditi di lavoro autonomo occasionale entro la soglia massima annuale lorda di 5.000 euro. Quanto appena scritto equivale a dire che “nessuna attività con partita Iva risulta dunque compatibile, a prescindere dai ricavi”.

Pensioni ultime notizie: cosa pregiudica la partita Iva

Ovviamente essere titolari di partita Iva non pregiudicherebbe il diritto di accedere alla pensione, qualora si abbiano i requisiti giusti per ottenerla, né tantomeno la possibilità di accedere a Quota 100, quanto la ricezione dei ratei previsti dal pensionamento anticipato. Chi pensa di andare in pensione con Quota 100 e mantenere aperta la partita Iva (o addirittura aprirne un’altra) potrebbe pensare meglio di continuare a lavorare 1-2 anni in più (a seconda dei requisiti anagrafici e contributivi raggiunti) per avere un assegno più sostanzioso quando esce dal mondo del lavoro.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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