Fase 3 giugno: piano ripartenza Conte, come funziona per l’economia

Pubblicato il 4 Giugno 2020 alle 10:10
Aggiornato il: 24 Giugno 2020 alle 23:31
Autore: Daniele Sforza

Fase 3 giugno: il premier Giuseppe Conte parla di un piano per la ripartenza. Ecco i punti chiave sotto l’aspetto economico.

Fase 3 giugno piano ripartenza Conte
Fase 3 giugno: piano ripartenza Conte, come funziona per l’economia

Fase 3 giugno: dopo l’allentamento delle restrizioni sugli spostamenti, si può finalmente parlare di rilancio e ripresa economica del Paese. Nel pomeriggio di ieri, mercoledì 3 giugno 2020, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha tenuto una conferenza stampa in diretta da Palazzo Chigi per affermare che la fase 2 non è ancora finita, anche se i dati sono incoraggianti, annunciando l’inizio della fase 3, con un piano per il rilancio economico del paese, e delineando le linee guida per i prossimi mesi.

Fase 3 giugno: Conte, “Ci meritiamo il sorriso e l’allegria”

Resta il distanziamento sociale, così come l’obbligo di indossare la mascherina, ma c’è stato ampio spazio per l’economia e per le sfide che il Paese dovrà fronteggiare per recuperare terreno. Dal recovery plan al fisco, dalla digitalizzazione alle infrastrutture, passando anche per le scuole. Gli italiani possono tornare a sorridere con il ritorno della socialità, ma è sempre bene “ricordare che se ci troviamo in questa condizione adesso, se siamo tra i primi a permettersi di riavviare in condizioni di sicurezza, è perché abbiamo accettato tutti insieme di compiere dei sacrifici, modificando le nostre abitudini radicate di vita”. Il richiamo alla cautela è dunque obbligatorio, il rispetto delle precauzioni è sempre molto importante.

Fase 3 giugno: il turismo

Non solo i confini interregionali sono caduti, ma anche quelli nazionali sono stati riaperti. L’obiettivo è quello di non lasciare sole le attività turistico-ricettive del nostro Paese e rilanciare un settore messo in ginocchio dalla pandemia. “Oggi anche i turisti possono viaggiare verso l’Italia e venire senza sottoporsi a quarantena. I ministri stanno facendo un gran lavoro per assicurare che il nostro Paese torni a essere immediatamente una meta sicura per i turisti. Adesso più che mai dobbiamo concentrarci sul brand dell’Italia nel mondo”.

Il piano di rinascita

Dopo essersi scusato ulteriormente per i ritardi nell’erogazione di alcuni aiuti, il premier Conte annuncia misure ancora più efficaci, che saranno inizialmente finalizzate al superamento dei problemi strutturali e che potranno consentire di parlare di un nuovo inizio. “Abbiamo un’occasione storica: la Commissione europea ha messo sul tavolo una proposta da 750 miliardi con il Recovery Fund, soprattutto a favore dei Paesi più colpiti. Noi dovremo cogliere questa opportunità e spendere bene questi soldi. Proprio sul progetto di Paese si misurerà la forza, la credibilità, non solo del governo ma anche del sistema Italia”.

Tra le priorità vi è quella di “modernizzare il Paese”, lavorando sull’innovazione, nonché “per capitalizzare, sostenere le nostre imprese, le nostre filiere, consolidarle nel piano industriale, rilanciare gli investimenti”. Quindi ha enunciato la volontà di “investire nelle grandi reti telematiche, idriche ed energetiche”, accompagnando l’intero Paese “verso una decisa transizione verso l’economia sostenibile”. Si pubblicheranno bandi per nuovi ricercatori, mentre si opererà anche sulle tempistiche della giustizia civile e penale. “Non è accettabile avere un codice civile che risale al 1942”. Sono tutti progetti di riforma, questi, “che sono già presso le commissioni competenti del Parlamento”. Quindi ha chiesto coesione, sui temi, a tutte le forze politiche.

La riforma fiscale

Elemento altrettanto importante per aiutare le imprese a sostenersi e a sostenere di conseguenza l’intero Paese riguarda la riforma fiscale. Colpire l’evasione fiscale tramite apposite misure non è sufficiente. “Occorre una seria riforma fiscale”, ha affermato il premier, definendo il nostro fisco “iniquo e inefficiente”. Quindi il riferimento all’Europa, con la somma che Bruxelles metterà a disposizione e che certamente “non potrà essere considerata un tesoretto di cui potrà disporre il governo di turno, in carica”, ma deve essere “intesa come una risorsa a disposizione dell’intero Paese, di cui il governo in carica ha la responsabilità di spesa”. A tal proposito Conte ha annunciato di voler convocare a Palazzo Chigi i principali attori, dalle parti sociali alle varie associazioni di categoria, passando per “singole menti brillanti”, che potranno fare affidamento su una base già costituita dal “report elaborato dal comitato socio-economico del dottor Colao”. Tra gli attori chiamati in causa, Conte ha citato anche le opposizioni, aprendo al dialogo e al confronto.

Fase 3 giugno: il punto su infrastrutture e scuola

Conte ha parlato anche di infrastrutture, ribadendo la necessità di completare le tratte dell’alta velocità, al fine di collegare tutto il Paese. Per quanto riguarda la scuola, invece, Conte ha annunciato il ritorno degli studenti in classe, e dunque il ritorno della didattica di presenza a partire dal mese di settembre.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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