Termometro Finanziario: si può fare a meno dell’euro?

Pubblicato il 14 Maggio 2012 alle 01:48 Autore: Giovanni De Mizio

Lunedì, inoltre, l’Italia rilascerà il dato sull’inflazione che dovrebbe rimanere stabile a +0,5% sul mese e +3,3% sull’anno; più tardi in mattinata andranno inoltre all’asta BTP a 3 e 10 anni, questi ultimi fondamentali in quanto ritenuti titoli “benchmark”, mentre martedì l’indice ZEW dovrebbe segnalare che il sentiment sulle condizioni economiche in Germania e nell’area euro va avvicinandosi verso la quota zero che indica pessimismo circa i prossimi sei mesi.

Sempre martedì, dall’altra sponda dell’Atlantico, conosceremo come stanno andando l’inflazione (prevista stabile) e le vendite al dettaglio (attese invece in forte calo a +0,2% rispetto al precedente +0,8%).

I dati di maggiore interesse rilasciati mercoledì riguarderanno gli USA: si comincia con le costruzioni di nuove case, importante per il cosiddetto “ripple effect”, ovvero che l’acquisto (ma anche la costruzione) di una nuova casa, oltre a essere indicatore di ottimismo, comporta anche l’acquisto di mobili e altri oggetti necessari per arredare la nuova abitazione. Ogni nuova casa, insomma, significa consumi aggiuntivi, che sono “l’olio” dell’economia. Più tardi conosceremo il dato sulla produzione industriale, prevista nuovamente in territorio positivo, dopo lo 0,0% dell’ultima rilevazione, a sottolineare che la ripresa USA, per quanto anemica, esiste e resiste ancora. Nel corso della sera europea, infine, verranno rilasciate le minute dell’ultimo meeting della Federal Reserve USA, utili a conoscere i pensieri dei banchieri centrali fra i più influenti circa l’evoluzione dell’economia statunitense.

Anche giovedì sarà una giornata dominata da dati americani: si inizierà con i jobless claims, ovvero con le nuove richieste di sussidi di disoccupazione, previste stabili a 365 mila, per poi passare al Philadelphia Fed Survey, indice che misura le condizioni del settore manifatturiero dell’area di Philadelphia ed è visto come importante indicatore di un settore fondamentale dell’economia USA.

La settimana terminerà senza dati di rilievo per gli USA, mentre l’Italia rilascerà il dato sui nuovi ordini all’industria (atteso, neanche a dirlo, ancora in territorio negativo).