Intervista ad Amelia Frascaroli

Pubblicato il 10 Dicembre 2010 alle 01:18 Autore: Matteo Patané

Il programma di coalizione, reperibile a questo link sul suo sito, è certamente ambizioso. Data l’attuale congiuntura economica e i massicci tagli agli enti locali introdotti dal Governo, ritiene il programma realisticamente realizzabile nell’arco di due mandati?

Secondo me sì, basta saper scegliere come spendere le risorse disponibili. Anche la politica economica di un Comune è una questione di priorità e di scelte.

Nel caso di una sua elezione a Sindaco, quali saranno i tratti distintivi della sua azione di amministrazione rispetto al programma di coalizione? Quali sono i punti che lei ritiene prioritari?

Io punto su casa e lavoro, inclusione, ecologia, partecipazione e bilancio comunale. Nel concreto significa sostenere le imprese e i disoccupati, sgravi fiscali per chi affitta casa a prezzi equi, migliorare la programmazione socio-sanitaria con una maggiore integrazione tra soggetti pubblici e privati, controllare l’efficacia dei servizi esternalizzati, incentivare la mobilità sostenibile e il risparmio energetico. Ma anche potenziare gli spazi di incontro e i meccanismi di solidarietà e definire una quota di soldi pubblici gestita direttamente dai cittadini per la manutenzione ordinaria delle strade e l’arredo urbano.

Se, nel ruolo di Sindaco, potesse disporre di un finanziamento immediato di cento milioni di euro, quali sarebbero i primi tre interventi concreti che intraprenderebbe?

Per prima cosa rivedrei i servizi sociali ed educativi trovando forme più flessibili e rispondenti ai bisogni delle famiglie; come secondo intervento collegherei il lavoro al tema della sostenibilità ambientale incentivando le imprese che vogliono intraprendere questa strada e, terzo, chiuderei il centro storico al traffico aumentando il trasporto pubblico e l’uso delle biciclette.

La crisi della politica genera sconforto, indifferenza e disaffezione alla cosa pubblica. In che modo ritiene sia possibile far sì che i Bolognesi ritornino ad essere orgogliosi della loro amministrazione e della politica in generale?

Prima di tutto ascoltandoli e poi facendoli partecipare alle scelte del Comune soprattutto per quanto riguarda l’urbanistica e il welfare. Bologna è fatta di mondi diversi: vecchi, bambini, studenti, chi arriva qui per lavoro e chi invece arriva da paesi lontani. Ognuno ha il suo pezzo di città e il suo modo di viverla: tutti vanno ascoltati e capiti.

Per concludere: come procederà ora la campagna elettorale?

L’obiettivo è almeno triplicare i consensi a sostegno della mia candidatura e arrivare oltre i diecimila voti alle primarie (infatti le firme raccolte a mio favore sono state 3.300 in sole tre settimane). Per questo continuerò ad aprire la mia casa ai bolognesi per parlare dei problemi della città. Una specie di laboratorio per Bologna allo scopo di raccogliere idee, critiche, buone prassi, testimonianze ed esperienze per ridisegnare la città con il contributo di tutti.

Ringraziamo ancora Amelia Frascaroli per la cortesia e la pazienza con cui si è sottoposta alle nostre domande, non ci resta che porgerle i nostri migliori auguri per una competizione elettorale avvincente e fortunata, sperando di poterle rivolgere una seconda intervista come candidata ufficiale del centrosinistra alla corsa per Palazzo d’Accursio.

Matteo Patané

(Blog dell’autore: Città Democratica)

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L'autore: Matteo Patané

Nato nel 1982 ad Acqui Terme (AL), ha vissuto a Nizza Monferrato (AT) fino ai diciotto anni, quando si è trasferito a Torino per frequentare il Politecnico. Laureato nel 2007 in Ingegneria Telematica lavora a Torino come consulente informatico. Tra i suoi hobby spiccano il ciclismo e la lettura, oltre naturalmente all'analisi politica. Il suo blog personale è Città democratica.
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