Un Parlamento bloccato

Pubblicato il 18 Febbraio 2011 alle 00:46 Autore: Matteo Patané

La recente separazione tra Fini e Berlusconi, unita alla progressiva riduzione del divario tra maggioranza ed opposizione alla Camera dei Deputati fino ad arrivare al sostanziale pareggio attuale, è alla base di meccanismi che esulano dalla semplice sopravvivenza del Governo e anzi impattano sulla vita quotidiana dell’Italia e degli Italiani.

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Grazie ai dati reperibili su Normattiva è stato possibile individuare tutti gli atti legislativi promulgati nel corso della XVI legislatura, comprendendo con essi:

  • Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri
  • Decreti del Presidente della Repubblica
  • Decreti Legge
  • Decreti Legislativi
  • Leggi

Da questa analisi restano fuori quindi soltanto i decreti ministeriali.

Come si vede dall’andamento della serie “Atti Legislativi”, il mese di gennaio 2011, con i suoi tre provvedimenti approvati e con il pesantissimo calo rispetto ai mesi precedenti, consente una nuova preoccupante lettura degli eventi politici successivi alla votazione di fiducia del 14 dicembre.
Esaurita l’ordalia dei decreti di fine anno, infatti, il Parlamento si è trovato di fatto paralizzato, incapace di legiferare e di portare a conclusione gli iter legislativi necessari per l’approvazione degli atti. Se poi, invece degli atti legislativi nel complesso, si esaminano le leggi, ovvero lo strumento parlamentare per eccellenza, si vede come la crisi della capacità produttiva delle Aule sia iniziata in realtà molto prima, visto che è da dicembre 2009 che non si raggiunge quota dieci e che comunque il divario tra le leggi e gli atti totali è andato progressivamente incrementandosi nel corso della legislatura.
Questi dati consentono di stigmatizzare con chiarezza l’attività parlamentare: un mero supporto alle decisioni governative fino a che esisteva una maggioranza solida, ed ora l’impasse più totale.

Dall’esame dei grafici che mostrano l’evoluzione temporale dei lavori del Parlamento, si vede infatti come nel 2010 i decreti legislativi abbiano scalzato le leggi come tipologia di documento approvato.
L’iter di un decreto legislativo è però molto diverso da quello di una legge: il Parlamento, infatti, si limita a verificare in Commissione l’aderenza del testo del decreto a quanto previsto dalla legge delega “contenitore”, delegando di fatto l’attività legislativa al Governo.
Il prepotente incremento dell’uso dei decreti legislativi è la maggiore espressione del rapporto di subordinazione instauratosi tra Parlamento e Governo nel corso della XVI Legislatura.

Se, come visto, il numero totale di testi approvati dal Parlamento è sceso negli ultimi mesi, e se la percentuale delle leggi è a sua volta calata rispetto al totale, se può solo dedurre che le leggi siano fortemente diminuite nel 2010 rispetto agli anni precedenti.

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L'autore: Matteo Patané

Nato nel 1982 ad Acqui Terme (AL), ha vissuto a Nizza Monferrato (AT) fino ai diciotto anni, quando si è trasferito a Torino per frequentare il Politecnico. Laureato nel 2007 in Ingegneria Telematica lavora a Torino come consulente informatico. Tra i suoi hobby spiccano il ciclismo e la lettura, oltre naturalmente all'analisi politica. Il suo blog personale è Città democratica.
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