L’orrore di Piacenza chiede risposte, non c’è ideologia che tenga

Pubblicato il 22 Luglio 2020 alle 19:16
Aggiornato il: 24 Luglio 2020 alle 09:18
Autore: Nicolò Zuliani

Ci indigniamo ogni giorno per idiozie. Per una volta, questa è una ragione estremamente valida.

L’orrore di Piacenza chiede risposte, non c’è ideologia che tenga

Da appassionato di Storia potrei scrivere intere pagine sul perché nutro verso l’Arma una stima sconfinata. Ci entrano fattori personali, oltre che storici; ma soprattutto ci entrano i fatti. Nel corso dei secoli i Carabinieri hanno camminato fianco a fianco dei cittadini. Mia madre quand’ero piccolo mi diceva che se mi perdevo dovevo cercare i Carabinieri e me li mostrava. Col tempo ho visto l’eco dell’eco di un’ideologia farneticante trasformarli in carnefici nell’immaginario di un popolo spesso ignorante, più spesso geneticamente anarchico e allergico a qualsiasi autorità che non sia la propria.

Siamo in un Paese dove fino a pochi anni fa (parlo di vent’anni fa, non 5000) i semplici cittadini sequestravano, detenevano per sei mesi e scioglievano nell’acido i ragazzini per tappare la bocca ai padri. Siamo in un Paese dove in un fabbricato della periferia napoletana una bandetta di casalesi ha sciolto negli anni un centinaio di persone e le ha versate giù per un tubo di scarico della fogna grande come lo scarico di una doccia. E in entrambi i casi, nessuno ha visto o sentito niente, in centri altamente popolati dell’Italia anni 80 e 90.

Siamo in un Paese dove spesso questi “bravi cittadini” dicono di rispettare “solo i pompieri”.

204° anniversario carabinieri foto Simone Lanari

Ma non sono stati i pompieri a catturare Provenzano e non sono i pompieri che rischiano di trovarsi la famiglia sterminata, o che devono fare un lavoro che nessuno vuole fare, si vergogna di non volerlo fare e per sfogarsi biasima chi lo fa, così da sentirsi migliore. Io voglio bene ai Carabinieri per lo stesso motivo: perché fanno un lavoro che io non ho il coraggio di fare, men che meno sarei disposto a farlo per il loro stipendio.

Escludendo quindi le ideologie da tredicenni, che reagiscono alla cronaca nera dividendo vittime e colpevoli a squadra di calcio, da cittadino io do per scontato che i Carabinieri rappresentino lo Stato.

Quanto accaduto a Piacenza non ha scuse, attenuanti o giustificazioni di sorta.

Quanto accaduto a Piacenza è IGNOBILE, e fa nascere punti interrogativi parecchio impellenti: il primo è come sia stato possibile che gli ufficiali non abbiano visto tutto questo. Il secondo è come sia stato possibile che feccia simile sia potuta entrare nella prima arma dello Stato. Io qualche idea ce l’ho, dato che da qualche anno è straordinariamente semplice fare il passaggio dagli altri corpi, ma sono speculazioni.

Mi aspetto che di questi… “personaggi” sia fatto esempio per quelli ancora in attività e per quelli che sperano di emularli. Mi aspetto che i Carabinieri sappiano dimostrare a me, a noi italiani, che quello schifo non è un sistema. Che chi lo fa non la passa liscia. Mi aspetto di non dover cambiare idea sui miei difensori.

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L'autore: Nicolò Zuliani

Veneziano, vivo a Milano. Ho scritto su Men's Health, GQ.it, Cosmopolitan, The Vision. Mi piacciono le giacche di tweed.
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