Jeanne Baret: biografia, storia e chi era l’esploratrice del Doodle Google

Pubblicato il 14 Settembre 2020 alle 05:26 Autore: Daniele Sforza

Google ha dedicato il Doodle di oggi, lunedì 27 luglio 2020, all’esploratrice Jeanne Baret: ecco chi era e cosa ha fatto in questo breve profilo biografico.

Chi era Jeanne Baret
Jeanne Baret: biografia, storia e chi era l’esploratrice del Doodle Google

Una donna a bordo di una nave scruta l’orizzonte: si tratta di Jeanne Baret, l’esploratrice a cui Google ha dedicato il Doodle di oggi, lunedì 27 luglio 2020. La Baret, nota anche come Baré o Barret, fu nota per essere la prima esploratrice donna (ma travestita da uomo) ad aver compiuto la circumnavigazione del globo. Ecco chi era in questo breve profilo biografico.

Chi era Jeanne Baret e cos’ha fatto

Jeanne Baret nasce a La Comelle, nella regione della Borgogna, il 27 luglio 1740. Figlia del bracciante Jean Baret e di Jeanne Pochard. Della gioventù della Baret si sa poco e nulla e quel che si sa potrebbe comunque essere non vero. Quel che è certo è che la famiglia della Baret era povera e che la donna fu comunque brava a imparare a scrivere e a leggere, cosa desueta per le sue origini, ma che le permise di uscire dall’analfabetismo “familiare” e firmare documenti legali. Ancora non è noto come avesse imparato la ragazza, ma l’interpretazione più comune, che deriva dalla biografia di John Dunmore, vuole che sia stato un sacerdote parrocchiale o un nobile a istruirla.

A poco più di 20 anni la Baret viene assunta come domestica dal naturalista Philibert Commerson. Dopo la morte della moglie, Commerson e la Baret ebbero una relazione, visto che la donna diede alla luce un figlio nel 1764. Anche qui la vicenda sembra essere avvolta nel mistero, ma appare alquanto presumibile che sia proprio Commerson il padre naturale, tant’è che resta un certificato di nascita e di riconoscimento, come voleva la legge del tempo per chi dava alla luce un figlio fuori dal matrimonio.

Dopo il trasferimento a Parigi, la Baret cambiò il proprio nome in Jeanne de Bonnefoy, mentre il figlio prese il nome di Jean-Pierre Baret e fu dato in affidamento a una donna che morì però nell’estate del 1765. A quel punto Commerson lo affidò a un cognato. Nello stesso anno l’uomo fu invitato a partecipare alla spedizione di Bougainville e chiese l’assistenza della Baret. Tuttavia portare a bordo di una nave una donna, a quel tempo, era proibito, anche perché si diceva portassero sventura. Quindi decisero di optare per il travestimento: la Baret si sarebbe travestita da uomo e sarebbe stata il servitore di Commerson, che era di salute cagionevole. Non ci furono controlli sulla sua identità, perché fu tra le ultime persone a imbarcarsi e disse di non conoscere l’uomo. Nel testamento di Commerson, comunque, fu enunciato il lascito degli stipendi arretrati, degli arredi dell’appartamento parigino nonché di 600 livree alla Baret.

Chi era Artemisia Gentileschi, la donna che Google ha omaggiato con un Doodle

Il viaggio

Sulla nave magazzino Etoile, sulla quale salirono, il camuffamento passò abbastanza inosservato, poiché viste le cose che Commerson si portò dietro, questi ebbe a disposizione una cabina molto ampia, quello che ci voleva per avere un po’ più di privacy. Per i viaggi in America Latina, la Baret aiutò Commerson, dolorante alla gamba colpita da ulceri ricorrenti, nel suo lavoro di botanico, raccogliendo campioni e catalogandoli.

Diverse le ipotesi sulla scoperta del sesso della Baret: c’è chi dice che fu scoperta a Tahiti e chi in Nuova Irlanda. È probabile che la vera identità della donna venne svelata più volte durante il viaggio, fino a quando la spedizione non fece tappa alle Mauritius. Qui Commerson e Baret decisero di fermarsi, ospiti del collega botanico Pierre Poivre. Le condizioni di Commerson si aggravarono all’inizio degli anni Settanta, fino alla morte avvenuta nel febbraio del 1773.

Vecchiaia e morte di Jeanne Baret

Un anno dopo la Baret conobbe e sposò un ufficiale francese, tale Jean Dubernat. Questo permise alla donna di tornare in Francia e completare così la circumnavigazione, obiettivo che la fece diventare la prima donna ad aver circumnavigato il globo. Nel 1776 fece richiesta e ottenne i soldi certificati dal legittimo testamento di Commerson, si ritirò quindi nel villaggio natale di Saint-Aulaye e qui morì, all’età di 67 anni, il 5 agosto del 1807. Significativa la pensione di 200 livree concessale dal ministero della Marina, indubbiamente a causa del documento che certifica l’impresa della donna. “Jeanne Barré”, si legge nella nota, “grazie a un travestimento, circumnavigò il globo su uno dei vascelli comandati da de Bougainville”.

Segui Termometro Politico su Google News

Scrivici a redazione@termometropolitico.it

Per commentare su questo argomento clicca qui!

L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
Tutti gli articoli di Daniele Sforza →