Processo (e prescrizione) breve
[ad]E allora, per onor di cronaca, che cosa invece si prevede accadrà alle sorti dell’ormai noto processo Mills che vede imputato il Presidente del Consiglio per aver corrotto con 600mila dollari David Mills al fine di garantirsi l’impunità nei processi All Iberian e Gdf? Si ricordi che Mills è stato riconosciuto colpevole da una sentenza della Cassazione a Sezioni unite nel febbraio 2010 e che la posizione di Berlusconi era stata stralciata in seguito all’introduzione del Lodo Alfano e al conseguente ricorso dei pm alla Consulta per incostituzionalità. Solo dopo la bocciatura del “Lodo” il processo è ripartito, ma tra il dibattimento e la sentenza è intervenuto il “legittimo impedimento”, che il 13 gennaio scorso la Corte costituzionale ha ancora (seppur parzialmente) respinto. In sostanza, il prossimo 9 maggio si riaprirà il processo Mills e, se la legge sul processo breve dovesse passare, i tempi per tentare di arrivare in Cassazione entro la fine di gennaio 2012, tendendo pure conto della stretta disponibilità di Berlusconi a presentarsi in tribunale, sembrano di fatto azzerati: si tratta infatti di una riduzione dei tempi del processo per gli incensurati (e di fatto il Presidente del Consiglio lo è tuttora) di ben 6 mesi e, nel caso di specie, ciò significa che la fine del processo Mills potrebbe arrivare già ai primi di giugno.
Se pure le misure volte alla tutela del cittadino contro la durata indeterminata dei processi sono necessarie ed urgenti, sembra davvero arduo declinare queste leggi su processo e prescrizione brevi tra quelle prioritarie di cui il malandato sistema giudiziario italiano ha bisogno.