E-learning, il Covid ha solo accelerato un boom già evidente da anni

Pubblicato il 25 Settembre 2020 alle 17:31 Autore: Redazione
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E-learning, il Covid ha solo accelerato un boom già evidente da anni

Dal 2000 a oggi il mercato dell’e-learning, inteso nel senso più largo del termine, è cresciuto del 900%, ovvero di 10 volte.

Che si tratti di imparare una nuova lingua, segmento importantissimo in questo ambito, o di imparare l’uso di un linguaggio software, o di seguire un corso di marketing, l’apprendimento online è sempre più spesso divenuta la prima scelta.

L’emergenza Coronavirus ha solo portato alla massa questa modalità, l’ha fatta entrare anche in ambito scolastico e universitario. E non meraviglia il che i 200 miliardi di giro d’affari attuale secondo le previsioni cresceranno almeno dell’8% all’anno da qui al 2026.

Anche prima che il Covid costringesse tutti all’e-learning vi erano dei fattori che avevano favorito il suo emergere.

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Fonte: Preply

E-learning, il ruolo dell’Intelligenza artificiale, della VR, del canale mobile

I grandi miglioramenti nel campo dell’Intelligenza Artificiale hanno perfezionato l’esperienza di apprendimento, con l’intervento anche dei chatbot.

La realtà aumentata e virtuale hanno reso più vicini tutor e studente, rendendo la lezione più realistica. E poi vi è l’enorme aumento dell’importanza del canale mobile che dall’avvento degli smartphone ha reso ancora più fruibile la rete

L’Italia rispetto ad altri Paesi non è quella meglio posizionata per accogliere una diffusione capillare dell’e-learning, si sa. L’accesso al computer per esempio fino a pochi mesi fa era lontano dai livelli del Nord Europa. Solo il 72,5% degli studenti ne aveva uno a casa, contro il 97,6% nei Paesi Bassi.

La velocità media di internet a banda larga era di 60 Mbit/s, contro le 155,9 Mbit/s in Svizzera.

Nel nostro caso forse più che altrove il Covid ha dunque avuto un ruolo realmente decisivo per rendere l’e-learning più pervasivo. Come spesso accade del resto la storia non è lineare, ma va a salti, anche imprevisti

E forse proprio l’e-learning sarà un’ammortizzatore della crisi occupazionale che si preannuncia anche nel nostro Paese. Secondo gli ultimi dati mediamente un tutor guadagna 17 euro all’ora, meno che nel resto d’Europa, ma più di quanti percepiscono molti altri lavoratori

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