Assunzioni under 35 a tempo indeterminato con zero contributi da versare?

Pubblicato il 30 Settembre 2020 alle 15:04 Autore: Claudio Garau
Assunzioni under 35 a tempo indeterminato con zero contributi da versare?

Assunzioni under 35 a tempo indeterminato con zero contributi da versare? 

I temi del lavoro e dei meccanismi per favorire l’occupazione e la conservazione del posto di lavoro restano tra quelli maggiormente discussi, negli ambienti politici, e non solo. Anzi, a seguito della pandemia per Covid-19 e delle conseguenze prodotte per famiglie ed imprese, anche e soprattutto a causa del lockdown, oggi favorire l’ingresso nel mondo del lavoro da parte dei giovani o delle categorie meno formate o meno tutelate, è e resta punto centrale di efficaci politiche del lavoro. Ecco dunque che appare coerente con i tempi odierni, la scelta dell’attuale Esecutivo di valutare l’introduzione di un nuovo incentivo all’occupazione, con sgravi al al 50% o al 100% per tre anni a seconda dell’età del lavoratore. Vediamo dunque più nel dettaglio come potrebbero funzionare le assunzioni under 35 nei prossimi tempi.

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In questi giorni, i Ministeri dell’Economia e del Lavoro stanno operando in sinergia per attuare un nuovo piano di rilancio dell’occupazione, fondato su un significativo sgravio contributivo:

  • del 100%, per 3 anni, per aziende e datori di lavoro che assumono un giovane under 35 con contratto a tempo indeterminato, inclusi gli apprendisti;
  • del 50%, per 3 anni, per aziende e datori di lavoro che assumono persone di altre fasce di età, sempre con contratto a tempo indeterminato.

Un tale meccanismo per le assunzioni under 35, e non solo, verrebbe chiaramente incontro ad ambo le parti del contratto di lavoro, giacchè i contributi non versati dal datore (50% o l’intero ammontare) verrebbero versati dallo Stato per un triennio. Questo incentivo si colloca peraltro su un solco già tracciato dagli autori della più recente legge di Bilancio, nella prospettiva di favorire l’aumento dei contratti a tempo indeterminato, che quest’anno hanno avuto un vero e proprio crollo in termini percentuali.

D’altronde è ben noto che in Italia la normativa sul lavoro risulta talvolta troppo articolata, farraginosa e economicamente onerosa per i datori di lavoro. Coerente con i tempi che stiamo vivendo, appare dunque la scelta mirata ad introdurre il citato sgravio contributivo per le assunzioni under 35, nell’ottica di poter dare continuità lavorativa a chi è alle dipendenze, e favorendo dunque sia chi incassa uno stipendio per la prestazione svolta, sia l’azienda che può contare su una risorsa in più, senza subire il peso dei contributi per 3 anni.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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