Trump positivo al Coronavirus: cosa potrebbe succedere adesso?

Pubblicato il 3 Ottobre 2020 alle 11:10 Autore: Guglielmo Sano

Trump positivo al Coronavirus ha scelto di mantenere i pieni poteri. Si avvicinano le elezioni presidenziali: ecco gli scenari possibili

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Trump positivo al Coronavirus: cosa potrebbe succedere adesso?

Trump positivo al Coronavirus: dopo aver contratto l’infezione, il 45esimo Presidente degli Stati Uniti è stato prontamente ricoverato. Sembra che abbia difficoltà a respirare ma non pare abbia bisogno di ventilazione artificiale. Nonostante l’incertezza delle sue condizioni di salute ha scelto di mantenere i pieni poteri. Nel frattempo, però, si avvicinano le elezioni presidenziali: gli scenari possibili.

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Trump positivo: cosa succede se le condizioni si aggravano?

Per rispondere alla domanda bisogna prendere in considerazione quanto stabilito dalla terza sezione del 25esimo emendamento della Costituzione Usa. Questo concede al Presidente in carica di cedere temporaneamente i pieni poteri al Vicepresidente; ratificato nel 1967 (a seguito delle problematiche sorte con l’assassinio di Kennedy), è stato utilizzato tre volte da allora, tutte e tre le volte in occasione di una colonscopia (all’esame si è sottoposto Reagan che ha ceduto i pieni poteri a Bush padre a metà anni 80 e per due volte Bush figlio che ha ceduto brevemente i suoi poteri a Dick Cheney a inizio anni 2000).

La legge fondamentale americana prescrive che, nel caso in cui anche il Vicepresidente non sia in grado di guidare la nazione, i poteri presidenziali devono passare allo speaker della Camera, la terza carica dello Stato, in questo momento il ruolo è ricoperto da Nancy Pelosi. La “linea di successione” vede in quarta posizione lo speaker pro tempore del Senato (il Presidente dell’aula è tradizionalmente il Vicepresidente), la carica è attualmente occupata dal Repubblicano Chuck Grassley.

Cosa succede se Trump muore?

La morte di un Presidente Usa è un evento epocale, soprattutto, quando occorre all’improvviso: è facile immaginare come la scomparsa, in particolare se prematura, del capo della superpotenza possa cambiare il corso della storia. Detto ciò, nel caso in cui un Presidente Usa in carica perda la vita a prendere il suo posto è il Vicepresidente, se anche questo è impossibilitato a guidare la nazione, entra in gioco lo speaker della Camera. La linea di successione prosegue lo speaker del Senato (se anche quest’ultimo è indisponibile, in sostanza, bisogna chiamare in causa il Congresso per risolvere l’empasse). D’altra parte, la malattia ha colpito Trump in un momento molto particolare: infatti, manca un mese alle Presidenziali.

Ora, se Trump morisse, la scelta di un nuovo candidato alla Sala Ovale spetterebbe al suo partito, il Partito Repubblicano: con tutta probabilità verrebbe indicato l’attuale Vice Presidente Pence (anche il suo VP sarebbe indicato dal GOP visto che i tempi ristretti non permetterebbero di coinvolgere la base attraverso il consueto percorso di nomination). Cosa succede, invece, se Trump muore dopo aver vinto le elezioni ma prima dell’insediamento (le elezioni si tengono a novembre ma l’insediamento avviene nel gennaio dell’anno successivo): anche in tal evenienza, per farla breve, a prendere il suo posto sarebbe il Vicepresidente Pence. Se questo non potesse farlo, lo sostituirebbe il candidato perdente, ossia Joe Biden.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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