Chiusura regioni Covid 2020: quali rischiano il blocco degli spostamenti

Pubblicato il 10 Ottobre 2020 alle 10:00 Autore: Guglielmo Sano

Chiusura regioni: con il prossimo Dpcm il governo si riserverà anche questa possibilità, intanto, si dichiarano già pronti alcuni Governatori

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Chiusura regioni Covid 2020: quali rischiano il blocco degli spostamenti

Chiusura regioni: con il prossimo Dpcm, che potrebbe essere licenziato intorno al 15 ottobre, il governo potrebbe riservarsi la possibilità di chiudere i confini delle regioni se si alzasse troppo il numero dei contagi. Intanto, alcuni Governatori hanno dichiarato di essere pronti a imboccare questa direzione. Il punto della situazione.

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Chiusura regioni: “Non si può escludere”

“Le limitazioni di spostamento tra le regioni non possono essere escluse, non si può escludere nulla in questo momento” ha dichiarato a Radio Capital il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia. Detto ciò, “Non escludere interventi in caso di aumenti dei contagi non significa chiudere, ma essere pronti a ogni intervento. Evitiamo di generare preoccupazioni” si è poi affrettato a precisare sempre Boccia.

Insomma, preoccupa l’aumento dei contagi ma non è ancora venuto il momento di ricorrere a strumenti sulla scorta del lockdown nazionale di marzo scorso: d’altra parte, l’esecutivo sembra intenzionato a dotarsi di tutti gli strumenti necessari ad agire in maniera rapida nel caso in cui la situazione epidemiologica dovesse aggravarsi ulteriormente.  

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De Luca mette l’asticella a “1.000 contagi e 200 guariti”

“Adesso entriamo nella fase D, cioè quella del contagio elevato o elevatissimo. L’obiettivo è avere più o meno un equilibrio tra nuovi positivi e guariti. Non dico una equivalenza perfetta, ma perlomeno una situazione gestibile, come ad esempio 700 contagi e 500-600 guariti. Ma se abbiamo 1000 contagi e 200 guariti, è lockdown” ha annunciato in queste ore il Governatore della Campania Vincenzo De Luca durante la sua consueta diretta Facebook. Sul territorio campano, venerdì 9 ottobre 2020, sono stati registrati per il secondo giorno consecutivo più di 700 casi di contagio (il 90-95% era asintomatico”.

Pur non mettendo “asticelle”, anche il Presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini avverte: “se il contagio aumenterà e troveremo delle situazioni molto più preoccupanti si dovrà essere pronti a eventuali ulteriori restrizioni” dato che “il paese non può permettersi un altro lockdown”. Oltre alla Campania e l’Emilia Romagna, sembra che anche le autorità di Lazio e Lombardia stiano valutando concretamente la possibilità di imporre delle limitazioni agli spostamenti.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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