Il mondo dei giochi su internet: presente e futuro in un settore in enorme crescita

Pubblicato il 5 Novembre 2020 alle 09:07 Autore: Redazione

Internet mondo dei giochi: presente e futuro in un settore in enorme crescita

Se il presente del mondo dei videogiochi è particolarmente florido, il futuro sembra esserlo ancora di più. Merito, ovviamente, delle innovazioni tecnologiche che introducono novità innovative ed interessanti che appassionano sempre più gli utenti.

Secondo gli ultimi dati, infatti, più del 40% della popolazione mondiale passa almeno una piccolo frazione del proprio tempo a giocare con uno schermo davanti, ma anche come varietà. All’inizio c’erano le sale giochi, con I cabinati arcade, poi sono arrivate le console e I computer, ancora oggi dominatori incontrastati del mercato, ma negli ultimi anni un nuovo settore videoludico si sta affermando sempre di più. Quello del mobile gaming, ovvero fatto attraverso i nostri smartphone. Candy Crush, Angry Birds, Temple Run, sono tantissimi i titoli che si rivolgono a un pubblico che ha poco tempo da dedicare al gioco ma che non vuole rinunciare a qualche minuto di svago, i cosiddetti Casual Gamers. Ed allo stesso tempo crescono gli utenti che si appassionano ai giochi online come quelli da casino, tipo le slot, a cui si approcciano  grazie ai free spin senza deposito.

Il futuro del mobile gaming

Visto il successo le grandi aziende stanno puntando tanto sullo sviluppo di nuove tecnologie dedicate al mobile gaming. Ecco, quindi, che il settore mobile si può considerare una facile preda delle nuove tecnologie come realtà virtuale e aumentata. A dare il via alla sfida legata al settore gaming del futuro ci ha pensato Google, che ha lanciato Stadia, con cui gli utenti hanno la possibilità di giocare in streaming, integrando ogni tipo di dispositivo mobile, ma anche PC e tv. Partiamo subito dal primo fattore rivoluzionario: cosa c’è di fisico e materiale del servizio di Stadia? Solamente un controller, che si può anche scegliere di non comprare. Pochi click per far partire una partita, che ovviamente si potrà interrompere in ogni momento, così come riprenderla da ogni altro device mobile. L’unico “neo”: serve una connessione internet che vada oltre i 25 megabit al secondo, la soglia minima con cui verrà garantito l’HD a 1080p a 60fps.

Il concetto di videogioco come l’abbiamo imparato a conoscere fino ad oggi con Stadia cambierà in modo radicale. L’obiettivo di Google Stadia è quello di offrire agli utenti un’esperienza di gioco che non dipenda dal dispositivo che viene utilizzato.

Le storie di successo

Con queste premesse è facile immaginare come siano tante le storie di successo in questo settore. Fifa 20, ad esempio, lo scorso anno ha superato i 10 milioni di giocatori in tutto il mondo. Un traguardo, annunciato in un comunicato dalla stessa Electronic Arts, che conferma il successo globale di EA Sports Fifa che continua a essere il titolo sportivo più giocato al mondo.


inoltre Fifa 20 è stato il gioco più venduto nei primi sei mesi del 2020 in Danimarca, Italia, Norvegia, Polonia, Portogallo, Russia e Spagna. Anche in questo caso siamo di fronte a un successo altamente pronosticabile. Dopotutto, il simulatore calcistico è una presenza fissa nelle classifiche settimanali dedicate ai titoli più venduti. Come riportato anche dal portale GamesIndustry, Animal Crossing: New Horizons è stato il gioco più venduto in Austria, Belgio, Francia, Germania, Olanda, Svizzera e Gran Bretagna. Si tratta di un successo che stupisce solo in parte: dopotutto, nel corso degli ultimi anni la serie di Nintendo è diventata sempre più popolare, anche per merito dell’app per smartphone. L’ultimo capitolo, uscito su Nintendo Switch a marzo, è riuscito a fare breccia nel cuore dei fan grazie a delle aggiunte interessanti, come la possibilità di craftare strumenti e mobili.

I multiplayer

Tra i giochi multiplayer più amati c’è Counter Strike. Counter Strike nasce nel 1998 come mod di Half Life: due studenti hanno messo mano al codice del capolavoro Valve per creare una sparatutto in prima persona fortemente incentrato sulla tattica e su un certo realismo (pensate che in Brasile è stato censurato proprio a causa del suo realismo).

Dal 1998 ad oggi, il gioco è passato sotto Valve e la sua strada non si è mai interrotta, le versioni si sono succedute, fino ad arrivare a Global Operation (anno 2012), praticamente senza incontrare cali di popolarità, tanto da essere ancora uno dei giochi più venduti e giocati su Steam e Xbox 360.

C’è poi Fon Honor in cui ci sono un samurai, un cavaliere e un vichingo. Il filmato introduttivo, nonostante sia una cosa bellissima da vedere, non fa superare le perplessità sulla parte narrativa, ma non appena prenderete il joypad in mano tutte le preoccupazioni verranno meno: non ve ne fregherà nulla se state picchiando un samurai o un cavaliere, l’importante è massacrare. Il gioco Ubisoft, dopo una partenza zoppicante, è partito in sordina, ma è cresciuto alla grande grazie al continuo supporto (come, peraltro, successo anche a Rainbow Six): non sono mai mancati nuovi personaggi, abilità e arene in cui far esplodere la mattanza.

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