La democrazia nei partiti: problemi e proposte

Pubblicato il 4 Maggio 2011 alle 23:28 Autore: Francesca Petrini
La democrazia nei partiti: problemi e proposte

L’obiettivo è quello di coinvolgere direttamente la base civile dei partiti politici, e quindi i cittadini, nel processo di formazione della classe dirigente. Fondamentale a tale riguardo è che il coinvolgimento della società civile avvenga a partire dal momento della selezione dei candidati, in una logica di competitività e di emulazione tra e dentro gli schieramenti politici, di modo che, in definitiva, si contribuisca fattivamente allo stesso completamento della transizione politica italiana. I  cambiamenti che hanno investito il nostro sistema politico e la distanza tra i cittadini ed i loro rappresentanti nelle istituzioni chiedono infatti un cambiamento nel sistema della selezione delle candidature che valorizzi la richiesta di partecipazione politica: le primarie completano questo aspetto della transizione italiana, quello della scelta “diretta” da parte dei cittadini di chi li rappresenterà e governerà, anticipando la partecipazione dei cittadini al momento della selezione dei candidati. I tempi sembrano dunque maturi per una disciplina pubblicistica sui partiti politici, che incentivi le migliori pratiche e disincentivi le spinte oligarchiche che sono sempre connesse ai meccanismi rappresentativi, soprattutto per quanto riguarda le “funzioni aventi rilevanza costituzionale” (Corte costituzionale, ordinanza n. 79 del 2006) che essi svolgono, la più importante delle quali risiede nella selezione dei candidati alle cariche politiche elettive.

La necessità di regolare con legge, nel quadro dall’articolo 49 della Costituzione, la vita interna dei partiti politici è stata peraltro sottolineata da numerose proposte presentate al riguardo nel corso degli ultimi anni da parte di esponenti dei più diversi schieramenti politici. Ciononostante, il tema non è stato mai messo all’ordine del giorno delle aule parlamentari. Dunque, nella speranza che la proposta di legge a firma Veltroni et al. (AC 4194) segua un diverso e più rapido iter legislativo, se ne offre di seguito una breve illustrazione:

• L’articolo 1 del disegno di legge stabilisce da subito un vincolo di carattere generale, prevedendo che possono accedere ai rimborsi delle spese per le consultazioni elettorali e a qualsiasi ulteriore eventuale forma di finanziamento esclusivamente i partiti che rispettano i requisiti di democrazia interna previsti dai successivi articoli 2 e 3, e che l’assegnazione della metà dei rimborsi elettorali siano condizionati all’adozione delle primarie per i livelli comunale, provinciale, nazionale ed europeo, ai sensi del successivo articolo 4. Tale previsione viene inoltre estesa alle elezioni regionali, secondo quanto previsto dall’articolo 122 della Costituzione.

• L’articolo 2 entra invece nella natura dei partiti politici, stabilendo che sono associazioni riconosciute dotate di personalità giuridica e che lo statuto del partito e le eventuali modificazioni apportate allo stesso devono essere pubblicati nella Gazzetta Ufficiale.

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L'autore: Francesca Petrini

Dottoranda in Teoria dello Stato e istituzioni politiche comparte, si è laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali ed ha conseguito il titolo di Master di II livello in Istituzioni parlamentari per consulenti d´Assemblea.
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